Mentre in Italia si fa battaglia sul TAV. Le FFS spiegano perché i treni superveloci da noi non saranno possibili e perché Chiasso salterà nel traffico a lunga percorrenza
LUGANO - L’alta velocità dei treni piace a molti. In fondo chi non vorrebbe arrivare in una destinazione nel minor tempo possibile. Diversi Stati europei si stanno dando da fare a potenziare le proprie linee ferroviarie (vedi il nostro focus di oggi sul TAV: La ferrovia della discordia).
In Svizzera la realizzazione di Apltransit indubbiamente ha accorciato i tempi di percorrenza tra Nord e Sud. Ma c’è ancora spazio per l’Alta velocità? Lo abbiamo chiesto ad Armin Weber, Responsabile Traffico Viaggiatori FFS Internazionale che subito mette le mani avanti e ci dice di dimenticare il concetto di velocità come negli altri paesi europei. «Con la NEAT - ci dice - la Svizzera ha investito molto in collegamenti nord-sud attrattivi. Non bisogna tuttavia dimenticare che questi investimenti sono stati fatti principalmente per l’aumento di capacità dei possibili collegamenti merci; questo per permettere un aumento del trasferimento delle merci da strada a rotaia attraverso le Alpi».
L'ultima volta che il direttore delle FFS, Andreas Meyer, è venuto a Chiasso ha dichiarato che il vostro obiettivo è creare "la mobilità del futuro". Il futuro è senza ombra di dubbio l'Alta velocità.
Non fa parte di questo concetto il classico traffico ad alta velocità, con velocità superiori ai 250 km/h, sulla lunga percorrenza, così come viene effettuato in Paesi europei quali Italia, Francia e Spagna. Per la Svizzera non sarebbe ipotizzabile, in quanto i treni ad alta velocità dovrebbero viaggiare su reti separate. L’impiego di treni ad alta velocità, di treni merci e di treni del traffico regionale sulle stesse tratte non è possibile. Uno scenario con reti separate in Svizzera non è pensabile, soprattutto per via dei terreni necessari alla realizzazione di queste reti, degli investimenti ingenti e non da ultimo della topografia svizzera.
C’è ancora spazio in Svizzera per l’Alta velocità?
In futuro si punterà a una rete ferroviaria sulla quale treni merci e treni viaggiatori utilizzeranno la stessa infrastruttura. Per quanto riguarda la velocità vale quindi la massima “rapidi quanto necessario” e non “più rapidi possibile”, da un lato per offrire collegamenti attrattivi con un buon sistema di coincidenze, dall’altro per rispondere al meglio alla domanda.
Nel 2020 con il completamento della galleria del Ceneri, l’alta velocità si fermerà a Lugano. Per molti si tratta di un’opera limitata, e che avrebbe senso solo se arrivasse almeno fino a Chiasso.
Nel traffico internazionale a lunga percorrenza, brevi distanze tra una fermata e l’altra sono in contraddizione con tempi di percorrenza attrattivi. Per questo motivo è stato deciso, dopo l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri (dicembre 2020), di non fermare più i treni a lunga percorrenza nel traffico internazionale a Chiasso; l’obiettivo è infatti di raggiungere le 3 ore tra Zurigo e Milano, con coincidenze attrattive in entrambe le città. La fermata a Como resterà; in direzione della Svizzera Tedesca i treni RE, con collegamenti attrattivi a Lugano, assicureranno che anche il Mendrisiotto approfitterà della riduzione dei tempi di percorrenza garantita dalla galleria di base del Monte Ceneri. Più del 90% dei viaggiatori da Chiasso verso nord viaggiano all’interno dei confini cantonali; per questo motivo è importante integrare nel miglior modo possibile Chiasso nella nuova rete RE e S (TILO).
L’alta velocità è un concetto che piace a tutti. Tutti vogliono impiegare meno tempo per arrivare in un determinato posto. Questo però spesso si scontra con i ritardi a cui sono sottoposti i treni. E in Ticino il problema è molto sentito soprattutto quelli diretti in Italia. Come pensa di affrontare il problema?
La condizione affinché i concetti pianificati a partire dal 2021 possano essere messi in pratica è un marcato miglioramento della puntualità dei treni provenienti dall’Italia. Per questo motivo i nostri partner italiani metteranno in atto, entro fine 2020, una serie di misure siglate in diverse convenzioni volte ad aumentare la puntualità.
In alcuni Stati esistono prezzi diversi in base alla velocità del treno. Dovremo aspettarci in futuro treni veloci che avranno un prezzo maggiore rispetto a quelli locali?
Il «traffico integrato» in Svizzera permette al cliente di utilizzare ogni treno che circola su una determinata tratta con un unico biglietto. Valgono pertanto tariffe unitarie e concordate con tutte le imprese di trasporto svizzere. Per noi questo concetto è parte del modello di successo del trasporto pubblico in Svizzera e non è pertanto previsto di cambiare questo modello.