Venerdì sera si sono contate 5'000 entrate, mentre sabato sono state distribuite 1'700 porzioni di risotto e luganiga
LOCARNO - Il comitato della Stranociada di Locarno è molto soddisfatto dell'edizione 2019, soprattutto «dalla grande affluenza».
Grazie anche al bel tempo ed alle temperature miti, venerdì notte si sono registrate oltre 5'000 entrate. Grande la presenza di giovanissimi – autorizzati a restare fino alle 23 – che hanno dato prova «di buon comportamento e di capacità di divertirsi senza trascendere». Fortunatamente, fa sapere il comitato, non sono stati registrati problemi di nessun genere; «la presenza “discreta” del dispositivo di sicurezza è stata sufficiente per inibire anche i più facinorosi e far sì che la Stranociada sia stata una festa per tutti».
Passaggio di consegna - Alle 22 di venerdì è avvenuta l’incoronazione di Re Pardo II, al secolo Regis Mayor. La cerimonia, officiata dal presidente Massimo Dalessi, ha visto l’abdicante Re Pardo I (Mauro Trapletti) passare corona e scettro al nuovo monarca, dopo di ché il sindaco Alain Scherrer ed il vice sindaco Paolo Caroni hanno consegnato le chiavi della Città di Locarno.
I sudditi di Re Pardo II hanno poi seguito il concerto “live in Piazza S.Antonio” della V-band prima di riversarsi nelle tendine e ballare fino alle prime luci dell’alba.
Vincitori dei concorsi - La Giuria ha lavorato tutta la sera per giungere ai verdetti del concorso maschere e tendine. Nelle diverse categorie sono stati premiati:
Sabato mattina, Piazza S.Antonio ha iniziato a riempirsi verso le 10, dopo che la brigata di cucina ha dato fuoco alle caldaie già alle 6 del mattino. Una volta pronto il pranzo, in poco più di un’ora sono state servite oltre 1'700 porzioni di risotto e luganiga. La giornata è stata allietata dal duo Perancio e nel pomeriggio vi è stata la sfilata sul palco di tutti i bambini mascherati presenti in Piazza S.Antonio.
Il comitato della Stranociada «ringrazia tutti i collaboratori e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della 21a edizione», senza dimenticare «la comprensione e tolleranza sempre dimostrata dai residenti di Città Vecchia», e dà l’appuntamento all’edizione del 2020.