La dura critica del consigliere comunale Nicola Schoenenberger alla decisione del Municipio di sperimentare le modifiche del piano viario
LUGANO - «Si tratta dell’ennesima improvvisazione». È particolarmente critica la reazione del consigliere comunale Nicola Schoenenberger, da noi interpellato, alla decisione del Municipio di Lugano di mettere alla prova tre modifiche del Piano viario del polo Luganese (PVP). Tre modifiche che interessano l’incrocio situato davanti al Palazzo dei congressi: la svolta a sinistra per chi proviene dal lungolago, quella per chi arriva da Cassarate e la riapertura al traffico individuale di Corso Pestalozzi. «Non potrà che essere un disastro» afferma il membro del Legislativo.
«Un Esecutivo deve andare a colpo sicuro, non affidarsi a delle sperimentazioni» sottolinea ancora, puntando quindi il dito contro il problema che a suo dire sta alla base del PVP: «È un’opera incompiuta, non si è voluti andare fino in fondo». L’obiettivo del piano viario era di togliere il traffico dal centro cittadino, ma non è stato possibile «senza mettere in atto la chiusura totale di Corso Pestalozzi alle auto ed evitare il tentativo di attraversamento del centro».
Per l’incrocio in questione si tratterà di un cambiamento importante, con l’aggiunta di due svolte e di un senso di marcia, sottolinea Schoenenberger. «Una modifica che andrà a scapito di un importante passaggio pedonale, utilizzato anche dai numerosi studenti del liceo, dove oggi il verde ha una durata di soli sette secondi». E conclude: «Il centro deve essere il luogo per eccellenza del trasporto pubblico e della mobilità lenta».