La liberalizzazione del controllo del traffico aereo potrebbe quindi interessare anche l’aeroporto di Lugano
AGNO - Per gli aeroporti regionali elvetici, i servizi di Skyguide sono cari. E lo sono sempre di più: la Confederazione sta riducendo le sovvenzioni, che saranno eliminate nel 2020. Ma per gli scali una boccata d’ossigeno sta arrivando dall’estero: con la recente liberalizzazione del controllo del traffico aereo, ora quattro società straniere stanno infatti puntando agli aeroporti regionali elvetici. Si tratta di Lugano, ma anche di Berna, Altenrhein (SG), Grenchen (SO), Les Eplatures (NE), Buochs (NW) e Sion (VS).
Austro Control dall’Austria, DFS Aviation Services dalla Germania, Aviation Capacity Resources dalla Svezia e Avinor Air Navigation dalla Norvegia: sarebbero queste le società interessate a un ingresso sul mercato elvetico e che starebbero pertanto corteggiando i diversi scali, come riferisce oggi la SonntagsZeitung. Si parla di prime trattative e di offerte su misura. La rinuncia a Skyguide per un altro fornitore potrebbe portare a una riduzione dei costi. Ed è per questo che l’Associazione svizzera degli aerodromi aveva sostenuto l’apertura del settore.
Dall’inizio di quest’anno gli aeroporti regionali possono inoltrare all’Ufficio federale dell’aviazione civile la richiesta di cambiare la società che si occupa della sicurezza aerea. «Il fornitore - spiega al domenicale il portavoce Urs Holderegger - deve essere certificato secondo le norme europee e poter dimostrare che la sicurezza è garantita».