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MENDRISIODocente nella bufera: ecco il libro sotto accusa

21.02.19 - 19:45
Apparentemente innocuo, il testo conterrebbe allusioni e riferimenti a persone e fatti reali. Ma è davvero così?
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Docente nella bufera: ecco il libro sotto accusa
Apparentemente innocuo, il testo conterrebbe allusioni e riferimenti a persone e fatti reali. Ma è davvero così?

MENDRISIO – Non si placa la bufera sulla docente di tedesco che insegna alle scuole medie di Mendrisio e di Morbio Inferiore. A sollevarla è il deputato leghista Massimiliano Robbiani con un’interrogazione indirizzata al Governo. L’insegnante, stando al testo, si assenterebbe spesso per promuovere il suo libro, pubblicato nel 2017, trascurando così gli allievi che sarebbero rimasti indietro col programma. Non solo. Il libro conterrebbe dettagli riconducibili ad allievi o a famiglie, senza che i diretti interessati fossero stati interpellati o avvisati. A Robbiani si unisce anche il comitato dell’assemblea dei genitori della scuola media di Mendrisio che ha diramato un comunicato stampa sulla vicenda.

Se ne parla pubblicamente solo ora – Il libro in questione è "Noi" (Armando Dadò Editore), pubblicato nel 2017 dall’insegnante, di nazionalità italiana e residente oltre confine, dopo averlo realizzato a quattro mani con il giornalista ticinese Marco Jeitziner. Perché se ne parla solo ora? I problemi sul contenuto del testo e sul presunto atteggiamento dell’insegnante sarebbero stati segnalati già mesi addietro al Cantone. L’insegnante, precedentemente attiva solo a Mendrisio, dallo scorso settembre è stata parzialmente spostata anche alla sede di Morbio.

Duetto transfrontaliero – Il testo, apparentemente innocuo e simpatico, gioca su un duetto transfrontaliero italo-svizzero. Da una parte c’è un’insegnante italiana che ogni giorno passa il confine per insegnare tedesco in una scuola media della Svizzera italiana. Dall’altra c’è un giornalista svizzero che racconta il suo rapporto con l’Italia.

La donna ha avuto un problema in famiglia – Stando a Robbiani e ad alcuni genitori, il libro conterrebbe allusioni a fatti e persone reali. Ad esempio, sminuirebbe i ragazzi costretti a seguire i livelli B rispetto a chi segue i livelli A. Il Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport (DECS) al momento non ha ancora elaborato una risposta ufficiale sulla questione. Quello che si sa è che alcune assenze della docente sono da ricondurre a un problema avuto in famiglia. Altre a uscite con le classi.

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