A lanciare l’allarme è un genitore del Luganese. Il pediatra: «Sulle spalle di un adolescente non oltre i 7 chili». Il Cantone: «Diverse sedi scolastiche si stanno muovendo»
LUGANO – Zaini scolastici troppo pesanti per i ragazzi delle scuole medie nella Svizzera italiana. A lanciare l’appello è un papà di Lugano che ha deciso di filmare suo figlio di 11 anni mentre riempie e pesa il suo zaino. Come si nota dalle immagini, in pochi secondi il malloppo da portare sulle spalle supera gli 8 chili. «Un peso considerevole – evidenzia il pediatra Jacopo Calciolari –. Lo zaino di un ragazzo tra gli 11 e i 15 anni non dovrebbe superare i 5-7 chili».
Tutto a casa – Il problema degli zaini pesanti, di cui si è discusso parecchio tempo fa, non è mai stato risolto. Anzi. Da anni la scuola media ticinese ha soppresso le lezioni di ginnastica correttiva. «Allo stesso tempo – riprende il pediatra –, di regola, nelle varie sedi non vi è la possibilità di lasciare il materiale a scuola. I ragazzi devono tenere tutto a casa. Questo significa che ogni giorno devono portare a scuola quello che serve per le materie di giornata. Pensate a un giovane che non rientra per pranzo. Se ne deve stare tutto il giorno in giro con un peso importante sulle spalle».
Cattive abitudini – A questo vanno aggiunte le cattive abitudini. Come quella di tenere lo zaino su una spalla sola. «Tra gli adolescenti è una moda – dice Calciolari –. A lungo andare si creano posture non fisiologiche». Quella è un’età in cui il corpo umano subisce profonde trasformazioni e cresce velocemente. «Non sono rare contratture e lombalgie. E sovente i ragazzi sono costretti a seguire percorsi rieducativi».
Mal di schiena – Lo affermano gli specialisti: il mal di schiena non è più solo una caratteristica di chi è in là con gli anni. Al contrario, tra gli adolescenti è sempre più diffuso. «Oltre il 20% dei miei pazienti adolescenti va dal fisioterapista. Chiaramente non tutto va ricondotto alla questione dello zaino pesante. Spesso questo aspetto si unisce a una serie di altri fattori, come ad esempio il fatto di non fare sport o un’alimentazione sbagliata. Con il conseguente rischio di sovrappeso e di anomalie posturali che ne possono derivare».
Puntare sull’online – Come si esce da questa situazione? Il pediatra qualche suggerimento l’avrebbe. «Le sedi scolastiche dovrebbero, quando è possibile, permettere ai ragazzi di potere lasciare almeno determinati libri a scuola. Inoltre, facendo leva sulle nuove tecnologie, probabilmente è possibile cercare di ridurre il numero di libri in circolazione. Insomma, si potrebbe puntare maggiormente su materiale online»
La voce del Dipartimento – «Di certo oggi c’è più consapevolezza del problema, rispetto a qualche anno fa – fa notare Tiziana Zaninelli, direttrice dell’Ufficio insegnamento medio –. E ci sono alcune sedi scolastiche che lavorano bene sulla sensibilizzazione e sulla prevenzione. In diverse scuole ci sono armadietti, e in tutte le sedi nelle aule ci sono degli scaffali in cui è possibile lasciare classificatori e libri. Siamo sensibili al tema».