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CANTONEA Rancate meno migranti e meno costi

13.02.19 - 18:11
Considerata la bassa occupazione e l’implementazione delle misure di risparmio i costi totali sono stati ridotti di 654’049 franchi rispetto al 2017
tipress
A Rancate meno migranti e meno costi
Considerata la bassa occupazione e l’implementazione delle misure di risparmio i costi totali sono stati ridotti di 654’049 franchi rispetto al 2017

BELLINZONA - L’anno scorso il Centro unico temporaneo per migranti di Rancate ha conosciuto una minor frequenza, soprattutto legata al minor sbarco di migranti registrato sulle coste italiane e ai continui e regolari controlli. Il risultato è stato quello di rendere meno attrattiva la via che attraversa la Svizzera quale percorso per raggiungere i Paesi del Nord Europa.

Nel 2018 in totale il Centro di Rancate ha ospitato 2’193 persone, con una media giornaliera di 6 migranti. I mesi con più presenze sono stati gennaio (306), marzo (276) e maggio (223); quelli con una minore affluenza sono stati novembre (91), dicembre (100) e settembre (118).

Per la sicurezza nel 2018 sono stati spesi 430’774 franchi, di cui a carico del Cantone 190’774 (il rimanente importo è compensato dalla Confederazione). Per la gestione sono invece stati spesi 229’926 franchi. Nel 2018 sono state inoltre elaborate strategie per contenere la spesa. In particolare nell’ambito della sicurezza e nell’impiego mirato della Protezione civile, utilizzando un modello commisurato alla presenza di migranti. Considerata la bassa occupazione e l’implementazione delle misure di risparmio i costi totali sono stati ridotti di 654’049 franchi rispetto al 2017, di cui 510’766 relativi alla sicurezza e i restanti 143’283 riguardanti le spese di gestione.

Da osservare che, in merito alla mozione 17.3857 del 28 settembre 2017 “Aiuto finanziario ai cantoni che gestiscono i centri di partenza alla frontiera” depositata dal Consigliere agli Stati Fabio Abate, la stessa è stata approvata dal Consiglio nazionale il 19 settembre 2018, dopo che era già stata accolta dalla Camera dei Cantoni. A partire dal 2020 il quadro legale di riferimento dovrebbe quindi venir modificato in modo da riconoscere l’importante ruolo dei Cantoni di frontiera nella gestione dei migranti. Da ultimo si sottolinea che il Centro di Rancate resterà operativo almeno sino alla fine del 2019, con opzione per il 2020. Nel frattempo il Dipartimento delle istituzioni è stato incaricato dal Consiglio di Stato di trovare soluzioni alternative e di preparare accordi specifici da poi sottoporre al vaglio dell’Esecutivo cantonale.

Il Rapporto informativo 2018 sulla gestione del Centro, approvato dal Geoverno, sarà ora trasmesso al Parlamento così come avvenuto nel 2017, nell’ottica della trasparenza e dei buoni rapporti tra le istituzioni.

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