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CAMPIONE D’ITALIA200 giorni senza Casinò: «Noi siamo ancora qua»

11.02.19 - 13:33
I cittadini dell’enclave italiana celebrano l’unione per la causa. Ma precisano: «Se si aspetta ancora, si rischia di non trovare più una comunità da salvare»
TiPress
200 giorni senza Casinò: «Noi siamo ancora qua»
I cittadini dell’enclave italiana celebrano l’unione per la causa. Ma precisano: «Se si aspetta ancora, si rischia di non trovare più una comunità da salvare»

CAMPIONE D’ITALIA - 200 giorni. Il 27 luglio 2018 il Casinò di Campione d’Italia è stato dichiarato fallito e sono stati apposti i sigilli del Tribunale di Como al suo ingresso. Oggi, 11 febbraio, sono 200 i giorni trascorsi, ma per gli abitanti dell’enclave la situazione non è mai cambiata e sembra che una soluzione non sia così vicina.

«Sembra ieri per noi che siamo qua dal primo giorno. Noi che abbiamo protestato. Lottato. Cercato di difendere i nostri diritti - scrivono sulla pagina “Salviamo Campione” -. Noi che non abbiamo mai perso la speranza. Noi che anche nei momenti bui ci siamo dati manforte l’uno con l’altro e non abbiamo mai mollato. Noi che siamo ancora qua. Nonostante tutto».

I dipendenti comunali e gli ex dipendenti della casa da gioco si sono ritrovati senza uno stipendio e ancora, dopo 200 giorni, non c’è ufficialmente il nome del Commissario straordinario che dovrebbe far ripartire il Casinò. Anche se negli ultimi giorni si è parlato di «un alto dirigente ministeriale, grande esperto di politica-economica, residente a Roma, in pensione», che dovrebbe individuare la società di gestione e in seguito i soci, che dovranno essere tutti pubblici. Fra questi potrebbero esserci anche la Regione Lombardia, con un ruolo di primo piano, e/o una società statale. Lo Statuto della società dovrà poi essere approvato dai Ministeri dell'Interno e dell'Economia e Finanza.

«Se si aspetta ancora poco - conclude il post dei cittadini di Campione -, si rischia di non trovare più una comunità campionese da salvare».

Nel frattempo, però, in un articolo pubblicato oggi su Il Sole 24 Ore si parla di un attivo del Casinò di Campione di 171 milioni di euro. Si tratterebbe del diritto di usufrutto dell’edificio progettato da Mario Botta, un diritto che si estenderebbe oltre il 2040.

 

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