Il Consiglio di Stato risponde all’interrogazione presentata da Tiziano Galeazzi. E precisa che nessuno negli ultimi anni ha ottenuto una borsa di studio per frequentarlo
BELLINZONA - L’Istituto Fogazzaro potrebbe perdere definitivamente l’autorizzazione, cessando di operare quale scuola media superiore privata. È quanto prevede il Consiglio di Stato quale possibile conclusione dell’inchiesta amministrativa in corso.
Il Governo, rispondendo a un’interrogazione di Tiziano Galeazzi (UDC), precisa però che è lo Stato estero a essere competente per la verifica della conformità dei titoli rilasciati da istituti italiani, anche se la scuola che prepara a sostenere l’esame di maturità si trova su suolo svizzero. Non è quindi possibile per "annullare" le maturità rilasciate dall'istituto italiano. A tale proposito l’Ufficio scolastico regionale della Regione Campania nel 2016 aveva deciso di togliere lo statuto di scuola paritaria al liceo Giuseppe Papi di Pomigliano D’Arco (dove gli studenti ticinesi andavano ad affrontare l’esame), ma un ricorso al tribunale ha bloccato la decisione, che è stata in seguito dichiarata improcedibile l’8 agosto 2017.
Qualora in futuro le autorità italiane dovessero decidere in altro modo, il DECS «valuterà le conseguenze sui titoli già erogati e per i suoi detentori». Per il momento, però, «non si dispone di decisioni giuridicamente vincolanti inerenti alla possibile invalidità di titoli ottenuti presso l’Istituto Giuseppe Papi di Pomigliano d’Arco».
In Ticino è presente un altro istituto che prepara gli allievi a sostenere gli esami di Stato presso una sede italiana. Ma il Consiglio di Stato ha verificato che lì «non sussistono pratiche analoghe a quelle indicate per l’Istituto Fogazzaro». Ad ogni modo, per arginare il problema dei "diplomi farlocchi" il Consiglio di Stato - lo ricordiamo - ha modificato gli articoli della Legge sulla scuola relativi all’insegnamento privato, prevedendo che l'esame si tenga in Svizzera (ed escludendo quindi gli istituti che preparano per il conseguimento della maturità all'estero).
Il Governo assicura inoltre che negli ultimi anni (la nuova Legge sugli aiuti allo studio è del 23 febbraio 2015) nessuno studente ticinese ha beneficiato di una borsa di studio per frequentare l’Istituto Fogazzaro. Così come non è possibile percepire un aiuto economico statale per la frequenza di un’università italiana (o altrove all’estero) se lo studente è in possesso di un diploma o una maturità che non consente l’accesso a un’università svizzera.
Per quanto riguarda invece gli allievi iscritti all’Istituto Fogazzaro che dovrebbero sostenere gli esami di maturità nel 2019, il Consiglio di Stato non ritiene di poterli obbligare a iscriversi all’esame svizzero di maturità, in quanto «la scelta non appartiene all’autorità pubblica, ma agli allievi e alle loro famiglie».