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CANTONEConsiglio della magistratura, Pau-Lessi si autosospende

06.02.19 - 06:35
La decisione arriva dopo le parole del giudice Marco Villa espresse durante il processo all’ex funzionario del DSS condannato settimana scorsa per coazione sessuale
Ti Press
Consiglio della magistratura, Pau-Lessi si autosospende
La decisione arriva dopo le parole del giudice Marco Villa espresse durante il processo all’ex funzionario del DSS condannato settimana scorsa per coazione sessuale

BELLINZONA - Ivan Pau-Lessi ha comunicato ieri la sua auto-sospensione dalla funzione di membro del Consiglio della magistratura. L'ex funzionario del Dipartimento sanità e socialità, riferisce "laRegione" ha preso le decisione dopo le parole pronunciate dal giudice Marco Villa durante il processo all’ex funzionario del DSS condannato per coazione sessuale.

Villa aveva infatti sottolineato come ci fosse stata la possibilità da parte del DSS di intervenire contro l'agire del funzionario, ma così non è stato. Pau-Lessi, alto funzionario menzionato proprio dal giudice, ha dunque fatto un passo indietro «così da poter chiarire serenamente la mia posizione nel quadro dell’inchiesta amministrativa che il lodevole Consiglio di Stato ha deciso di avviare».

Finché non verrà fatta chiarezza, Pau-Lessi si è dunque temporaneamente sollevato dall'incarico. Queste le sue parole: «Alla luce di quanto emerso settimana scorsa (...) pur contestando il fatto che mi siano allora state riportate informazioni di "atti di carattere sessuale" compiuti dall’operatore in questione e, quindi, con la coscienza di chi ritiene di aver svolto correttamente il proprio dovere, ritengo opportuno nelle date circostanze comunicarvi la mia auto-sospensione dalla funzione di membro del Consiglio della magistratura, così da poter chiarire serenamente la mia posizione nel quadro dell’inchiesta amministrativa che il lodevole Consiglio di Stato ha deciso di avviare».

«Compio questo per me non facile passo anche allo scopo di consentire al Consiglio, di cui mi onoro di essere membro, di continuare a svolgere il proprio ruolo con l’autorevolezza e la tranquillità che questa importante funzione esige. Solo a conclusione dell’inchiesta e dopo le valutazioni sull’esito della medesima da parte del Consiglio di Stato e del vostro Ufficio, sarà possibile valutare I’eventuale continuazione del mandato», conclude Pau-Lessi

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