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Il caso di Eleonora Bottaro finirà in tribunale. La ragazza era stata in cura presso il San Giovanni di Bellinzona, prima di morire
PADOVA - È stato respinto il ricorso dei genitori di Eleonora Bottaro, la 18enne padovana che nel 2016 fu in cura all'ospeale San Giovanni di Bellinzona rifiutando la chemioterapia. La famiglia è accusata di omicidio colposo, per avere spinto la ragazza a seguire delle cure "naturali" inefficaci (il discusso metodo Hamer): la Corte di Cassazione italiana ha stabilito giovedì scorso che il processo di primo grado si dovrà fare. La prima udienza è stata fissata per il 7 febbraio.
I medici - ricordiamo - avevano prescritto cicli di chemioterapia ma i genitori si erano rifiutati e avevano firmato le dimissioni dall’ospedale della figlia, all’epoca minorenne. I giudici avevano riconosciuto la maturità di Eleonora e acconsentito che i genitori cercassero altre strutture dove poterla curare in modo alternativo.
La ragazza si era dunque rivolta al San Giovanni di Bellinzona, dove aveva acconsentito unicamente a ricevere una terapia di cortisone. La terapia aveva migliorato le condizioni di Eleonora, ma poi la situazione è precipitata. L'Eoc aveva chiarito in seguito di avere «insistito» con la ragazza, la quale però era rimasta ferma sulla sua decisione.
