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LOCARNOCaos su treni e bus: «Cambiamo gli orari delle scuole»

30.01.19 - 08:00
Lo chiede, con una mozione, il parlamentare Nicola Pini, reduce dall’esperienza “social” #proviamosenzauto. Nel mirino, licei e SUPSI. Scetticismo dal DECS
Caos su treni e bus: «Cambiamo gli orari delle scuole»
Lo chiede, con una mozione, il parlamentare Nicola Pini, reduce dall’esperienza “social” #proviamosenzauto. Nel mirino, licei e SUPSI. Scetticismo dal DECS

Parola ai lettori

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

LOCARNO – Basta con le scuole che iniziano tutte, più o meno, alla stessa ora. Bisogna differenziare gli orari di inizio per alleggerire i pienoni sui treni e sui bus. È quanto propone Nicola Pini, granconsigliere PLR. La sua mozione, sottoscritta anche da Fabio Käppeli, altro parlamentare, nasce dall’esperienza vissuta dal 34enne locarnese lo scorso autunno, quando per circa un mese decise di usare solo i mezzi pubblici, documentando il tutto sui social network. «Spostarsi al lavoro o a scuola al mattino tra le 7 e le 8 risulta essere problematico. È ora di invertire la rotta».

Auto in coda e passeggeri in piedi – Insomma, l’operazione #proviamosenzauto sembra avere dato determinate risposte a Pini, che adesso tira le somme. «Ho visto auto in colonna, lavoratori in piedi sul treno e studenti che non riescono a salire sul bus. Oltre a incentivare la flessibilità da parte dei datori di lavoro, occorre anche puntare su un’ottimizzazione della mobilità scolastica».

Limiti oggettivi nella scuola dell’obbligo – L’idea di modificare l’orario di inizio delle scuole, a dire il vero, non rappresenta una novità a livello ticinese. Per la scuola dell’obbligo i limiti sarebbero oggettivi. «Si tratta di una proposta che è già stata presentata più volte – ricorda Manuele Bertoli, direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) – e che è sempre stata respinta. Avrebbe conseguenze piuttosto pesanti sull’organizzazione della scuola e del tempo libero dei ragazzi».

Si finirebbe troppo tardi – Bertoli cita un esempio. «Cominciare dopo significa anche finire dopo. Quindi impedire una serie di attività sportive o culturali del doposcuola. Naturalmente si cerca sempre di affinare gli orari scolastici affinché le cose funzionino meglio per tutti».

Si punta alle scuole superiori e universitarie – Pini, tuttavia, rilancia l’offerta. Puntando, stavolta, sulle scuole superiori e universitarie. Settore in cui c’è meno rigidità. «Chiediamo di sperimentare uno o più progetti, concentrandosi ad esempio sul liceo, sulla scuola cantonale di commercio e sulla scuola d’arti e mestieri a Bellinzona, nonché sui nuovi campus SUPSI previsti nelle immediate vicinanze delle stazioni FFS di Mendrisio e Lugano. Si tratta di scuole che muovono e muoveranno diverse migliaia di studenti».

Il caso di Lucerna – Pini cita il caso della Scuola universitaria professionale di Lucerna. «Le FFS hanno comunicato lo spostamento degli orari in base ai bisogni dei pendolari. Gli studenti potranno così viaggiare su convogli meno carichi e contemporaneamente è stato diminuito il traffico di viaggiatori negli orari considerati da bollino rosso».

Griglie orarie dei licei già strapiena – Bertoli, nonostante la buona volontà di Pini, resta generalmente scettico. «Per la SUPSI non saprei cosa dire, deve decidere la direzione della scuola. Per i licei non la vedo facile, la griglia oraria liceale e della scuola cantonale di commercio è parecchio piena e gli allievi di quell’età hanno anch’essi parecchi impegni dopo la scuola». Il dibattito è, di nuovo, lanciato.

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COMMENTI
 

Mattiatr 5 anni fa su tio
L'ho già scritto quello che penso, però vi faccio comunque un bel rapporto :-D¶ Le scuole sono disperse per tutto il Ticino, dal Mendrisiotto alle Tre valli. Diciamo che le strutture sono sparse omogeneamente, ma le professioni no. Un muratore e un selvicoltore sono costretti a recarsi fino a Mendrisio. I laboratoristi fino a Lugano e via dicendo. I percorsi per chi è nella zona della propria sono brevi e quasi rilassanti, chi invece comincia ad essere lontano rischia di passare dalle 4 alle 6 ore sui mezzi pubblici.¶ I viaggi sono spesso considerevoli sopra tutto se conti che i treni che gli studenti usano sono i soliti 2 o 3. Prendendo come esempio il mio caso tutti gli studenti del sopraceneri che vanno a Lugano o a Mendrisio sono schiacciati su due treni, mica male. Una volta mi è capitato di non riuscire nemmeno a restare in piedi sul treno (non si riusciva a salire).

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Pertanto io vorrei proporre una soluzione, la moda di questo secolo è centralizzare e ridurre. Dagli uffici postali, alle banche e alle scuole la tendenza è quella di eliminare le piccole filiali centrando tutto nelle città. Già che stiamo unendo tutto, facciamolo nel posto giusto, Bellinzona, città al centro del Ticino, intersezione fra le linee Tilo S10 ed S20. Quelli del Locarnese e Valli avrebbero il loro treno, stessa cosa per le tre valli. Il Luganese invece avrà il vecchio Ceneri mentre quelli del Mendrisiotto potranno usufruire della linea Alp-Transit che ora di là sarebbe fatta e in funzione. Gestire l'inizio e la fine delle giornate in base al settore il flusso pendolare sarebbe un metodo ulteriore per diminuire il traffico sui mezzi pubblici. Inoltre i ragazzi sarebbero egualmente trattati, non ci sarebbero più gli estremi nei tempi di percorrenza, forse io potrei passare meno di 6 ore al giorno sui bus quando sono a scuola.¶Eppure in cantone sono studiati e fanno le scuole a Mendrisio così i tempi di percorrenza non cambieranno e quindi le persone sui treni. Ci vuole lungimiranza ogni tanto, non fare le scuole nuove agli estremi del Ticino per poi farsi fighi per aver creato un supermega centro scolastico.

lollo68 5 anni fa su tio
I 3 figli che vanno alle medie hanno 2 ore di pausa (11:30-13:30) che si riducono a 35-40 minuti per il disservizio dei mezzi pubblici. Se andassi a prenderli e li riportassi con l'auto avrebbero ben un'ora e mezza di pausa!

lollo68 5 anni fa su tio
Se ci fosse l'autopostale alle 7:17 invece che alle 6:47 mia figlia arriverebbe al liceo ancora in tempo, ma potrebbe dormire mezz'ora in più! Visto che per lo studio (test e compiti) va spesso a letto a mezzanotte sarebbe tutto di guadagnato sulla sua salute!

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a lollo68
Non conosco la tua zona ma capisco la situazione, il bus che devo prendere per andare a scuola parte alle 5.37 da Bignasco. Il primo bus che parte da casa mia parte alle 6.00. E via di motorino (14-16anni) e moto di mattina in inverno. Tutto questo perché fare dei poli di studio nel Sottoceneri è meglio che fare una scuola per città. Almeno non sono muratore e non devo andare fino a Mendrisio.

vulpus 5 anni fa su tio
Suvvia signori, mi sembra che qui è come alla pesca sportiva: basta lanciare l'amo e poi le trote si affollano. La mia proposta è che da qui ad aprile venga calata la censura su tutte le proposte o iniziative politiche partorite da questi personaggi che dettano legge. Questo signore, e il suo partito, magari se fossero un tantino più critici verso le FFS, magari anche il Ticino otterrebbe di più. Ma bisogna anche essere realisti , che anche il trasporto pubblico oltre un certo livello non può andare: ulteriori bus, non ci sono strade sufficienti( rimangono in colonna), ulteriori treni, bè già ora accumulano ritardi su ritardi, e poi ci sono tanti treni merci che transitano , e per inserire ulteriori corse , lo spazio è ben limitato. Chissà poi perchè le scuole: probabilmente il marchione ha stimato che la categoria che vorrebbe agevolare sono quelli che si affacciano alla maturità civica , e possono magari portare qualche voticino in più. Una volta era la Lega che veniva accusata di certi opportunismi, ma ora anche il PLR non stà mica indietro, buttando alle ortiche certi sani principi che i PLR di qualche decina di anni fa ,praticavano come vangelo. Prima la voglia di disdire un accordo internazionale, ora la caramellina per gli studenti, facciamoci sorprendere fino ad aprile.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Il problema non è né lui, né il suo partito e neppure l'organizzazione delle scuole. Il problema sono le UBICAZIONI degli istituti scolastici. Per i liceali il problema non sussiste e per le scuole commerciali è lievemente superiore visto che presentano più sedi. Se invece vuoi svolgere un tirocinio le gabole iniziano a sorgere, sopra tutto per i sopracenerini. Molti apprendistati o altre scuole sono a Lugano o nel Mendrisiotto, comodissimi per quelli del Sottoceneri che in 45 min sono a scuola, un po' meno per tutti gli altri che trascorrono su bus e treni dall'ora alle tre (mio caso).¶ La politica infrastrutturale attuale è quella di concentrare in poli tutti i serviz. La mia domanda è: se proprio dobbiamo fare una sola scuola per mestiere in Ticino, perché non la mettiamo in un posto comodo? Perché a Lugano e non a Bellinzona, visto che è posizionata al centro?¶ I percorsi sarebbero più simili per tutti le persone che provengono dal sopra Rivera non si ritroverebbero tutti sullo stesso treno. Diciamo che secondo me accorciando i tratti sui treni ne ridurremmo la pienezza e centralizzando le scuole permetteremmo una gestione più efficace degli orari. Così da diminuire le persone sullo stesso treno.

vulpus 5 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Non cambio opinione. Se leggi tutti i commenti tutti hanno una soluzione , ma ognuno incentra la soluzione in base a una sua conoscenza o esperienza, dimenticando il problema in generale. Questo signor Pini, come mai arriva ad un mese dalle elezioni, dopo aver trascorso 4 anni senza un cip sul problema? Come mai nella discussione della scuola che non è venuta , nessuno ha mai accennato al problema? quanto scommettiamo che dopo aprile, l'argomento verrà riposto nel cassetto? Che faccia una bella proposta per far pulizia in tutto quel bailamme confusionario, che attualmente gestisce il cantone? Nessuno si scandalizza degli scandali gestionali che emergono oramai quotidianamente?

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Che fosse solo un modo per farsi politica l'ho capito già un mese e mezzo fa quando sul 20 minuti è apparso l'articolo che spiegava la genialata del soci Pini. La mia prima reazione è stata ''ommioddio questo sta per scoprire l'acqua calda, che eroe''. Difatti le sue conclusioni sono che sui treni ci sono gli studenti. Penso che se me l'avesse chiesto avrei potuto dirglielo evitandogli la fatica. Però vabbé almeno ne ha parlato, vuol dire che forse entro 5-10 anni il tema diventerà quasi urgente. Il fatto che né lui, né il governo e neppure il parlamento tireranno ancora in ballo il problema non vuol dire che non ci sia più. La gente piano piano si sta facendo sentire, stanno apparendo pagine Facebook, Instagram e via dicendo che più o meno marginalmente trattano il tema. Il suo gesto per farsi pubblicità è segno che anche i partiti se ne stanno accorgendo. Forse riusciranno un giorno a ovviare questo problema. Io in tanto propongo soluzioni che secondo me (senza studi approfonditi) sradicherebbero il problema in partenza, rendendo un domani la situazione meno drastica. Però non sono io a comandare.

Fufabi 5 anni fa su tio
Millemila treni per gli orari di punta, e poi nelle altre fasce orari cosa te ne fai? Soluzione economicamente non intelligente

SosPettOso 5 anni fa su tio
E lo dice con lo schermo che lo situa su un treno in partenza da Biasca? Da quella stazione c'è un treno che parte all'ora X e 41minuti, un altro 13 minuti dopo (ora X e 54 minuti) e poi per 42 minuti nulla. Chissà perché a Lucerna SBB sposta gli orari in funzione dei pendolari, mentre che in Ticino tutti devono girare in funzione di sua maestà FFS...

LAMIA 5 anni fa su tio
Non riesci a costruire un ponte? Prosciuga l acqua del fiume! PINI scienziato!

bubi_67 5 anni fa su tio
Riuscire a diluire il carico su una fascia oraria più ampia può essere una soluzione, ma poi forse si rischia che i genitori si adegueranno ai nuovi orari dei figli e il problema non si sposta. Ma se molto più semplicemente si potenzia il servizio pubblico? Spaccano i maroni perchè la gente li utilizzi e poi non sono in grado di garantirne un funzionamento ottimale. Comunque a prescindere il servizio pubblico se gli si tolgono tutti i vari sussidi e le agevolazioni (che paghiamo comunque noi) è fallimentare! È troppo caro

Bandito976 5 anni fa su tio
Eliminare il traffico di auto con alla guida gente in avs? Largo ai giovani!

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Almeno riempi di più i Bus e i treni. Bravo !! Io proporrei l'eutanasia obbligatoria per quelli in AVS e per chi fa certi commenti ;-((

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Dovrebbero diminuire le ore di squola... così da aumentare la flessibilità oraria... :-))))))

castigamatti 5 anni fa su tio
iniziare alle 10.00 per alcuni istituti e rimanere di più la sera, oppure se non vogliono finire tardi alla sera, anziché 3 mesi di ferie estive farne solo 2, così il tempo perso sarebbe recuperato...

Essew 5 anni fa su tio
Scuole elementari e asilo: pulmino organizzato dal Comune. Licei: già orari flessibili ma un po' a casaccio.. potrebbero far iniziare sempre un pochino dopo.. Universitari: già orari flessibili.. Lavoro: incentivare flessibile.. FFS e trasporti pubblici, potenziare nelle fasce orarie da bollino rosso.. togliere su alcuni treni la prima classe, più corse di treni e di bus/autopostali, treni più lunghi/due piani..

sedelin 5 anni fa su tio
gli allievi delle elementari non vanno a scuola in treno, caso mai c'è la mamma con il SUV. per il liceo basta che i comuni organizzino scuolabus, gli niversitari hanno già orari flessibili: risolto!

Pu 5 anni fa su tio
Dai, un treno lungo da airolo a chiasso affiancato da un pullman a 12 piani.

sedelin 5 anni fa su tio
sembra una moda: di questi tempi circolano iniziative e mozioni strampalate...elezioni in vista!

lilla71 5 anni fa su tio
Non sarebbe meglio aumentate la capienza dei mezzi pubblici invece di incasinate tutti?
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