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CANTONEIl Ticino sostiene i ponti sospesi in Etiopia

28.01.19 - 13:17
Il nostro cantone appoggia il progetto creato da Helvetas con cui done uomini e bambini potranno raggiungere con maggior facilità scuole, mercati e ospedali
Helvetas
Il Ticino sostiene i ponti sospesi in Etiopia
Il nostro cantone appoggia il progetto creato da Helvetas con cui done uomini e bambini potranno raggiungere con maggior facilità scuole, mercati e ospedali

BELLINZONA - Il canton Ticino rinnova il suo impegno nell’ambito della cooperazione allo sviluppo, sostenendo anche quest’anno il progetto di Helvetas per la costruzione di ponti sospesi pedonali nelle aree rurali isolate dell’Etiopia. Diverse regioni di questo paese dell’Africa orientale sono infatti attraversate da fiumi e crepacci che rendono difficile, se non impossibile, il passaggio da parte degli abitanti delle campagne verso i centri urbani. Nella stagione delle piogge, in particolare, questi ostacoli possono divenire trappole mortali.

Con la costruzione dei ponti sospesi, Helvetas rende possibile un passaggio rapido e sicuro delle persone e dei loro animali da una sponda all’altra dei fiumi, salvando vite e diminuendo drasticamente le ore di cammino necessarie per raggiungere i servizi offerti dai centri urbani più grandi. In questo modo i bambini possono frequentare la scuola, gli adulti possono vendere o comprare i prodotti al mercato e gli anziani possono raggiungere gli ospedali. Tutto ciò contribuisce a migliorare la quotidianità delle comunità indigenti delle campagne e a stimolare lo sviluppo locale.

Nel corso di quest’anno, Helvetas e i suoi partner puntano a concludere gli ultimi 10 ponti dei 36 in programma per la fase 2015-2019. Il contributo recentemente elargito dal Cantone Ticino non permette soltanto la costruzione di queste strutture, bensì anche la trasmissione delle conoscenze e delle competenze agli attori locali. Il successo del progetto si basa infatti sul coinvolgimento attivo delle autorità etiopi responsabili del finanziamento e della manutenzione dei ponti, delle aziende che intraprendono i lavori e delle comunità che ne favoriscono la costruzione e la gestione. Tutto ciò è volto ad assicurare la sostenibilità delle strutture che possono durare fino a 60 anni.

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