Cerca e trova immobili

CANTONE«Il profilo social del docente è privato, ma cautela con le amicizie»

24.01.19 - 08:11
Il caso delle foto erotiche del maestro zurighese su Instagram ha fatto discutere Oltregottardo. E in Ticino parla il capodivisione della Scuola: «Provvedimenti in due casi»
«Il profilo social del docente è privato, ma cautela con le amicizie»
Il caso delle foto erotiche del maestro zurighese su Instagram ha fatto discutere Oltregottardo. E in Ticino parla il capodivisione della Scuola: «Provvedimenti in due casi»

BELLINZONA - Il caso scoppia oltralpe. Ma gli autoscatti erotici inseriti sul proprio profilo Instagram da un maestro di scuola elementare del canton Zurigo mettono a nudo più in generale il problema dei limiti d’uso dei social da parte dei docenti. Anche ticinesi, dove - come spiega in questa intervista il direttore della Divisione della Scuola Emanuele Berger - la materia è regolata da un documento approvato nel 2015 dal governo. «Le “Raccomandazioni sull’uso dei social da parte dei docenti” - spiega il capodivisione - completano un’altra serie di raccomandazioni destinate ai funzionari dell’amministrazione cantonale. Il docente come ogni dipendente pubblico, è tenuto a preservare la propria credibilità e reputazione, mantenendo un contegno corretto e dignitoso, e rispettando nel contempo il dovere di confidenzialità. La pubblicazione di contenuti sui social media sottostà a questi principi e, aggiungerei, al fatto che un docente è una figura educativa di riferimento sia per gli allievi sia per i genitori».

Vi sono stati, e quanti, docenti richiamati all’ordine per aver pubblicato qualcosa di sconveniente sui social?

«Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport si è confrontato in passato con alcune segnalazioni (l’ordine di grandezza non supera le cinque unità). In due casi sono stati presi dei provvedimenti».

L’attuale “regolamentazione”, secondo lei, è carente e andrebbe adeguata al diffondersi dei canali social?

«L’introduzione nel 2015 delle Raccomandazioni ha colmato un vuoto e ha permesso di disporre per la prima volta di una serie di regole esplicite, formali e valevoli per l’insieme del corpo docenti. L’evoluzione nel campo dei social media è senza dubbio rapida e ogni forma di regolamentazione non può essere mai considerata come definitiva. L’esperienza acquisita dall’entrata in vigore nel 2015 delle Raccomandazioni non indica per ora carenze da colmare. Sono invece convinto che molto resta ancora da fare nel campo dell’educazione e della formazione all’uso consapevole dei social media e delle nuove tecnologie sia per gli allievi sia per i docenti».

Sarebbe consigliabile per un docente non accettare MAI l’amicizia di un allievo.

«L'amicizia sui social non è sempre paragonabile a quella della vita reale. Pertanto pur chiedendo molta cautela nel concederla non credo si possa pretendere dai docenti di negarla a priori».

Un docente che intende aprire un profilo social privato è tenuto ad avvertire la scuola?

«No, nel modo più assoluto. La creazione di un profilo social rientra nelle libertà della sfera privata»

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

pinkyglasses 5 anni fa su tio
Quanto è cambiato il mondo... in generale, davvero, è cambiato tutto. E il mondo social è stato il cambiamento più grande, con le debite conseguenze del caso. Classe 78 la mia, ricordo bene gli anni scolastici della formazione base e, onestamente, su quasi tutti i fronti, li rimpiango. La veloce modernizzazione dei mezzi di comunicazione sta intaccando molti aspetti che, a parer mio, dovrebbero invece essere tutelati, soprattutto per tutto ciò che riguarda l'educazione e l'insegnamento ai ns figli, al ns futuro.

sedelin 5 anni fa su tio
non é assolutamente vero che la vita privata di un docente è totalmente scissa dal suo ruolo: il docente trasmette TUTTO del suo essere. un grande pedagogo diceva che l'insegnante é più importante per ciò che é, piuttosto per ciò che racconta in classe. e uno che si mostra come si vede nella foto non può che coinvogliare negli allievi un senso di banalità. e direi che di banalità ne abbiamo pieno il mondo, mentre servono educatori acculturati, con ideali sostanziosi che elevino l'essere umano.

pillola rossa 5 anni fa su tio
Profilo privato e contatti scelti. Fine del teatro.

Dioneus 5 anni fa su tio
Generalmente i docenti sono bistrattati da troppe famiglie, da una parte della società e da una parte del mondo politico e si creano casi giganteschi quando magari le stesse persone con incarichi pubblici /politici che criticano sono "colpevoli" delle stesse mancanze. Tuttavia, nel caso specifico, ritengo che questo docente si sia spinto troppo oltre, pur considerando la separazione tra sfera privata e sfera pubbliche

RubenDF 5 anni fa su tio
Spesso e volontieri pensiamo che i social network siamo una parte scissa dalla vita "reale", quando invece talvolta è parte integrante. Non credo che questo docente venga meno ai suoi doveri durante la vita professionale, certo però che quando ricopri determinati incarichi il tutto dev'essere calibrato.

geiger 5 anni fa su tio
tipo il famoso "docente" che alzava il pugno e inneggiava a regimi tristemente noti per i tanti morti causati??? ora in lista??

Jenaplynski 5 anni fa su tio
La gente deve rendersi conto di quello che fa, di quello che posta... purtroppo oggi la maggior parte fa azioni senza pensare alle conseguenze...

crapadagat 5 anni fa su tio
Capisco bene chi dice - per varie ragioni - "non vorrei un insegnante così per i miei figli". In questo caso sono d'accordo. Lo sarei probabilmente in molti altri. Ma la verità è che in quest'epoca davvero confortante per il genere umano, a me viene da dire "non vorrei degli allievi così per questo o quell'insegnante", perché insegnare ai nostri figli è davvero mediamente un lavoraccio (per usare un eufemismo e non diventare volgari).

spank77 5 anni fa su tio
Scusatemi ma qui l argomento da trattare non e soltanto la questione privacy. La domanda da porsi e cosa passa nella zucca di una persona insegnante i meno che sia, per fotografarsi così e metterle sul web. Il fatto di volere mostrarle la dice lunga. Non vorrei un insegnante così per i miei figli.

streciadalbüter 5 anni fa su tio
zozzoni
NOTIZIE PIÙ LETTE