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BELLINZONACastelli, la Fondazione risponde alle «accuse» della Lega

20.12.18 - 14:58
L'ente ribadisce di non essersi mai occupato della gestione dei manieri: «Abbiamo sempre seguito il nostro scopo»
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Castelli, la Fondazione risponde alle «accuse» della Lega
L'ente ribadisce di non essersi mai occupato della gestione dei manieri: «Abbiamo sempre seguito il nostro scopo»

BELLINZONA - La Fondazione dei castelli non si occupa della gestione dei tre manieri di Bellinzona. A ribadirlo - dopo che il Municipio ha, a più riprese, confermato che tale responsabilità è affidata all’Organizzazione Turistica Regionale Bellinzonese e Alto Ticino (OTR) - è lo stesso ente, che in un comunicato (firmato dal presidente Augusto Chicherio) ha preso le distanze da quanto affermato domenica scorsa dalla sezione leghista della capitale.

Accuse «totalmente false, infondate ed infamanti» di cui gli autori «dovranno rispondere», prosegue la Fondazione, spiegando che dal momento della sua costituzione (nel 2002) gli scopi sono sempre stati la promozione delle manifestazioni per l’animazione dei Castelli, il sostegno agli interventi sul territorio regionale per la valorizzazione del paesaggio, la gestione delle infrastrutture di interesse pubblico e l’atto di favorire la conoscenza a tutto tondo dei tre manieri di Bellinzona.

In altre parole, la Fondazione ribadisce di «non aver fatto altro che seguire lo scopo statutario sostenendo l’attività culturale e ricreativa di enti ed associazioni che con il loro impegno hanno contribuito alla valorizzazione» della città e dei suoi Castelli. «Prima di accusare a vanvera - conclude la nota - la capogruppo in Consiglio Comunale ed il coordinatore della sezione della Lega di Bellinzona, avrebbero dovuto informarsi e documentarsi. L’astio e la superficialità portano quasi sempre a rimediare figuracce».

Nel suo comunicato - lo ricordiamo -, la Lega additava gli amministratori della Fondazione per aver «interamente scialacquato» un patrimonio di 300/400mila franchi, gettandoli nel calderone di “Castellopoli” e chiedendo l’intervento della magistratura.

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COMMENTI
 

Nmemo 5 anni fa su tio
Repetita juvant. La LdT di Bellinzona ha abboccato alla soffiata, la cui impronta è indelebile. Il bersaglio era già puntato da anni, per altre discipline della politica comunale. Riducendo ai minimi termini la vicenda sembrerebbe sempre più una strumentale, quanto puerile resa dei conti tra notabili nell’esercizio di cariche istituzionali.

tip75 5 anni fa su tio
beh gli interventi alla magistratura non si chiedono per sms...vedremo se sono solo aria al vento, in sostanza comunque invece di spararsi adosso tra un partito e l altro dovrebbero cominciare a lavorare per il popolo
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