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LUGANOSieropositivi ma non lo dicono: una «decina all'anno» in Ticino

27.11.18 - 21:00
Sono state 122 le segnalazioni all'Aiuto Aids Svizzero nel 2018. Zona Protetta: «Il rischio di non venire assunti in un nuovo impiego è molto alto»
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Sieropositivi ma non lo dicono: una «decina all'anno» in Ticino
Sono state 122 le segnalazioni all'Aiuto Aids Svizzero nel 2018. Zona Protetta: «Il rischio di non venire assunti in un nuovo impiego è molto alto»

LUGANO - Dirlo o non dirlo? Il dilemma per i candidati sieropositivi a un impiego qualsiasi non è amletico, ma concreto. «Il rischio di non venire assunti purtroppo è effettivamente molto alto». L'associazione Zona Protetta lo ripete sempre a chi si rivolge allo sportello di Lugano, in cerca di consiglio. «Abbiamo circa 7-10 casi all'anno» spiega il coordinatore Vittorio Degli Antoni. «Ma la discriminazione, in realtà, riguarda in qualche modo tutte le persone sieropositive in Ticino». 

A livello svizzero il problema continua a essere diffuso. I cittadini che nel 2018 hanno chiesto assistenza all'Aiuto Aids Svizzero (Aas) sono stati 122, stabili rispetto al novembre dell'anno scorso (quando si erano attestati a 118). In un dossier pubblicato ieri in vista della Giornata mondiale della lotta all'Aids, il primo dicembre, si legge che molti casi di discriminazione hanno riguardato le assicurazioni sociali (23) o private (22). 

«Le assicurazioni dei datori di lavoro non sono obbligate, come le casse malati, a coprire le persone sieropositive. E spesso le aziende sottopongono dei formulari in cui chiedono ai neo-assunti se hanno contratto l'Hiv. In altri paesi è vietato, in Svizzera no» spiega Degli Antoni. «A chi ci chiede consiglio sul da farsi, non possiamo nascondere i rischi che comporta un “outing”. A volte purtroppo suggeriamo di mentire, ma dipende dai casi». 

Non mancano le pratiche positive. Quest'anno un Comune ticinese (di cui non fa il nome per ragioni di privacy) ha contattato Degli Antoni per una consulenza. «Un dipendente comunale aveva raccontato ai colleghi di essere sieropositivo. Abbiamo affrontato un percorso insieme per affrontare le loro preoccupazioni, in gran parte infondate». In casi simili «il mobbing viene contrastato sul nascere» ma non capita spesso. «Magari una volta l'anno. O nessuna» conclude Degli Antoni. C'è ancora molto lavoro da fare. 

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COMMENTI
 

Evry 5 anni fa su tio
Si chiede semplicemnete solo RISPETTO verso gli altri, quindi dovete informare.

tip75 5 anni fa su tio
ma cosa ha a che fare con il posto di lavoro,ma perfavore è le casse malati mettetele alla gogna
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