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CANTONEPiù di 150 persone all'evento sul bullismo

19.11.18 - 06:29
I City Angels hanno deciso di affrontare il tema per «fornire aiuto pratico e soluzioni concrete» ai cittadini, dai genitori agli educatori, dagli studenti a tutti coloro che operano nella società
Più di 150 persone all'evento sul bullismo
I City Angels hanno deciso di affrontare il tema per «fornire aiuto pratico e soluzioni concrete» ai cittadini, dai genitori agli educatori, dagli studenti a tutti coloro che operano nella società

LUGANO - È stato un successo l’evento sul tema del bullismo organizzato dai City Angels. L’associazione chiedeva espressamente soluzioni concrete da parte di tutti i relatori coinvolti, con lo scopo di sensibilizzare i presenti a riconoscere i diversi casi e capire quali siano i comportamento da adottare e chi contattare.

In più di 150 persone - fra genitori, docenti, educatori, agenti di polizia e molti addetti ai lavori - erano presenti alla serata.

Perché proprio i City Angels si sono chinati sul tema? Lo ha spiegato il presidente Giuseppe Modica: «Anche noi abbiamo delle responsabilità. Ciò che possiamo fare è sensibilizzare attraverso tutti gli strumenti che ci vengono messi a disposizione». Quando i City Angels prestano servizio sulle strade incontrano ragazzi che in un qualche modo sono vittime di bullismo e «stanno trasmettendo segni della loro debolezza».

Per questo è fondamentale la sensibilizzazione, come sottolineato dal consigliere comunale di Lugano Paolo Toscanelli, che ha pure evidenziato l’importanza del coinvolgimento della politica, in quanto «la formazione è una delle armi da utilizzare per combattere queste situazioni di disagio». Un disagio evidente già all'asilo, all'età di 4 anni, quando «si manifestano situazioni che in passato erano impensabili» ha precisato Haidi Segrada, Direttrice e coordinatrice della scuola dell'infanzia di Ponte Tresa. 

Ampio spazio è stato dato all’informazione e alla formazione di tutti i soggetti: «Dai genitori agli educatori, dagli studenti a tutti coloro che operano nella società, nessuno escluso». Segrada ha concluso con un pensiero di Ghandi per pubblicizzare il motto "Il bullismo? Insieme si smonta": «Se esiste un uomo non violento, perché non può esistere una famiglia non violenta? E perché non un villaggio, una città, un paese, un mondo non violento?».

Alla serata è stato presentato anche il Gruppo Visione Giovane della Polizia cantonale - rappresentato dal responsabile del progetto Sgtm Giancarlo Piffero -, che ha per obiettivo quello di sensibilizzare i ragazzi dai 10 anni compiuti.

Shayda Askari, psicologa ATP-FSP per adolescenti e adulti, ha raccontato la propria storia di “ex bullizzata “, fornendo consigli concreti su come lavorare in sinergia per far fronte alla problematica. Anche lo sport può essere fonte di aiuto, come spiegato da Rubi Belge, che è riuscito a fortificare il suo carattere grazie alla boxe.

La serata si è conclusa con l’intervento di Andrea Di Gregorio della scuola PNL Evolution di Gravesano che ha spiegato come, oltre agli aiuti, sia possibile affrontare il problema attraverso la formazione personale: «Comprendere i segreti della comunicazione serve ad aiutare concretamente i bambini e i ragazzi, i bulli e i bullizzati».

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