La burrascosa vicenda di una 28enne alle prese con un delicato intervento da 14'000 franchi. Per Helsana è chirurgia estetica. Intanto, il tempo stringe
LUGANO – Ha un grave problema alle ossa della mascella. Il tempo stringe per una 28enne di Lugano, che necessita di un urgente intervento chirurgico. Un’operazione che costa ben 14'000 franchi. Helsana, la sua cassa malati, tuttavia, ha deciso di non coprirle la spesa. Perché quell’operazione sarebbe riconducibile a un intervento di natura estetica. «Sono delusa – spiega la giovane – pago oltre cinquecento franchi al mese di cassa malati. E ora che sono alle prese con un’emergenza non vengo aiutata».
A dicembre sotto i ferri – A dicembre la 28enne dovrà farsi operare. Non proprio una novità, visto che già nel 2010 la giovane donna era stata operata alla mandibola a causa di una sporgenza. All’epoca la spesa venne coperta dall’assicurazione dentale di Helsana. A diversi anni di distanza, ecco un nuovo problema. Stavolta ancora più serio. «Dopo una lunga serie di analisi – evidenzia la giovane luganese – gli specialisti sono stati chiari. Ho un particolare problema delle ossa, nella zona della mascella. E se non mi opero, rischio di avere pesanti conseguenze».
Il braccio di ferro – Scatta così un braccio di ferro infinito tra la 28enne luganese ed Helsana, che culmina nell’ultimo rifiuto da parte della cassa malati, datato 13 luglio 2018. «A fine 2017 – dice Stefan Heini, portavoce di Helsana – ci è stata presentata una nuova domanda inerente asimmetrie cranio-facciali gravi. Il medico ci comunicava che dopo il ventesimo anno d'età si era verificato uno scatto di crescita nel condilo mandibolare sinistro».
Sotto la lente – Le casse malati, si sa, analizzano ogni singolo caso in maniera minuziosa. Sempre di più. La richiesta della giovane donna viene esaminata dagli esperti di Helsana. «Da due chirurghi maxillo-facciali di fiducia – precisa Heini – entrambi non hanno rilevato alcuna asimmetria grave del cranio o del viso. Su indicazione del nostro chirurgo maxillo-facciale di fiducia, abbiamo comunque richiesto ulteriore documentazione per rilevare un'eventuale infermità congenita. In base alla documentazione ricevuta non è stato possibile provare tale infermità congenita».
La nuova lettera – La ragazza insiste. Il 16 ottobre scorso Helsana riceve una nuova lettera. «In cui – sostiene Heini – si menziona per la prima volta un tumore delle ossa della mascella. Finora non abbiamo ricevuto alcuna documentazione in merito, né un rapporto medico né documenti di sorta relativi a una biopsia». La 28enne luganese, supportata dai rapporti di un medico di Zurigo, è di tutt’altro avviso. «Ho inviato tutto – sospira – ma la loro risposta è che la mia è un’operazione estetica». «In seguito a questa nuova segnalazione – conclude Heini– provvederemo a contattare nuovamente il chirurgo maxillo-facciale per chiarire la questione».