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CANTONELa stazione di servizio del futuro? Con palestra e spa

22.11.18 - 20:34
L'avveniristico progetto made in Ticino presentato al concorso di design lanciato dall'Unione Petrolifera. «Un luogo dove ricaricare l'auto e se stessi»
La stazione di servizio del futuro? Con palestra e spa
L'avveniristico progetto made in Ticino presentato al concorso di design lanciato dall'Unione Petrolifera. «Un luogo dove ricaricare l'auto e se stessi»

LUGANO - Non ci sono solo pompe di benzina e un negozietto nell'avveniristico progetto, tutto ticinese, presentato al concorso di design per «la stazione di servizio del futuro». La sfida lanciata dall'Unione Petrolifera è stata infatti raccolta dallo studio di architettura di Luca Giordano, Marino Cattaneo e partners tecnoclima.ch.

Lo studio non si è limitato a ridisegnare il concetto di "stazione di servizio", ma ha coniato un vero e proprio marchio. 

Cos’è RePowers?

È il brand ideato per l'idea che abbiamo voluto proporre in questo concorso. A metà dicembre sapremo chi la spunterà. Indipendentemente dall’esito, però, noi vorremmo che venisse condiviso visto che ci ha gratificato molto realizzarlo» (sul sito repowers.ch è possibile visionarlo nella sua interezza).

Cos'ha di così particolare da renderlo degno di nota?

Ambisce a trasformare le obsolete stazioni di benzina in vere e proprie stazioni di energia vitale personale, mentale e fisica.

Nel dettaglio?

Le nostre stazioni del futuro sono caratterizzate da tecnologie e materiali innovativi e sostenibili, progettati mettendo l’individuo al centro della scena per garantire momenti di comfort a 360°. Evidentemente non verrà tralasciato il "core business" principale, ovvero quello di rifornire le auto con il vettore opportuno, oppure di usufruire momentaneamente di auto a noleggio.

Da dove viene la necessità di rivoluzionare un qualcosa che è già funzionale così com'è?

In futuro i tempi di ognuno di noi saranno sempre più serrati. Ritagliarsi dei momenti per sollevare e ricaricare il proprio spirito e corpo sarà ancora più difficile. Nel contempo, dal 2030 in avanti assisteremo ad una conversione consistente e accelerata da un sistema di trasporti basato sul petrolio ad uno basato sull’elettricità e su carburanti alternativi. Questo obbligherà molte persone a sostare per almeno 30-60 minuti alla stazione di ricarica elettrica.

A quel punto le stazioni di benzina classiche chiuderanno?

Non tutte. Alcune diventeranno mini centri commerciali o piccoli bistrot. La stazione di servizio diventerà un posto dove ricaricare se stessi, sfruttando il tempo “perso” durante il rifornimento dell’autovettura. Una persona potrebbe consumare un pasto, ma anche riposare in apposite stanze, eseguire dei trattamenti benessere innovativi, monitorare il proprio stato di salute attraverso dei body care screening, oppure potrebbe lavorare stampando una e-mail o utilizzando una PC station. Tutto questo, e altro ancora, in un ambiente, esterno ed interno, dove il verde e le materie naturali (legno, pietra, etc,), con tutti i loro benefici, dominano.

Ci descrivi sinteticamente la vostra visione?

Già dall’esterno ci si potrà rendere conto dell’importanza data agli elementi naturali. Le facciate verranno invase da diverse specie vegetali che contribuiranno a migliorare la qualità dell’aria. Gli utenti potranno ricaricare le proprie vetture sotto due “nidi” verdi, uno destinato alle auto elettriche e l’altro per quelle a idrogeno, a metano, a biogas etc. Prima di arrivare alla stazione di servizio il cliente potrà scegliere e preordinare, con il proprio smartphone o con sistema informatico integrato dell’autovettura, le attività e prenotare i trattamenti che desidererà praticare nella struttura, nonché il menù desiderato, tramite apposita app. E sempre grazie a questa, una volta all’interno, gli utenti potranno monitorare lo stato di ricarica della propria auto e delle attività che stanno praticando.

Entriamo nella struttura, cosa offrirà nel dettaglio?

Il piano terra potrebbe essere definito come zona convenzionale. Le attività previste saranno quelle tipiche delle attuali stazioni di servizio ma con aspetti innovativi. Quindi un ristorante con diversi tipi di cucina, igloo interattivi dove ognuno potrà scegliere l’ambientazione a lui più consona e il livello d’intensità di questa realtà virtuale o aumentata e uno shop con prodotti salutari, integratori, nonché dei servizi. Al primo piano ci si potrà rilassare in un open space con sedute ergonomiche, relazionarci con altre persone o farci coinvolgere dalle pareti interattive. Ci sarà un’area per il coworking attrezzata con postazioni PC e il necessario per poter lavorare da remoto. Su questo piano si potrà accedere all’area riposo o all’area body care screening per svolgere check up completi non invasivi in collegamento virtuale con il medico di riferimento dell’ospedale più vicino.

Quasi una spa, insomma...

C'è anche quella se gli investitori e proprietari vorranno e/o potranno sopraelevare il proprio edificio esistente. Al piano superiore verranno predisposti spazi anche per trattamenti beauty and spa con professionisti. Ci si potrà immergere in un percorso Kneipp che si serve del potere curativo dell'acqua per donare benessere al nostro corpo. Il tutto verrà contraddistinto da una particolare luce: la copertura a cupola sarà rivestita in pannelli fotovoltaici traslucidi e mobili che all’occorrenza potranno essere aperti per beneficiare direttamente dei raggi solari.

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