Cerca e trova immobili

LOCARNOAccattone minaccia disabile: «Ti gonfio la faccia»

06.11.18 - 08:10
Papà, moglie (e bebè) chiedono l’elemosina in Piazza Grande. Scintille dopo la reazione di un ragazzo affetto da ipotrofia muscolare. La polizia: «Interventi con una certa frequenza»
Accattone minaccia disabile: «Ti gonfio la faccia»
Papà, moglie (e bebè) chiedono l’elemosina in Piazza Grande. Scintille dopo la reazione di un ragazzo affetto da ipotrofia muscolare. La polizia: «Interventi con una certa frequenza»

LOCARNO – «Io ho fatto dieci anni di prigione. Ti gonfio la faccia». È la frase con cui sarebbe stato apostrofato, venerdì scorso, un giovane locarnese affetto da ipotrofia muscolare. A pronunciarla, un rom che, in Piazza Grande, sotto i portici, chiedeva l’elemosina, accompagnato da moglie e figlio neonato. «Li vedo da tempo – spiega il ragazzo –. Quella mattina, di fronte ai loro solleciti, ho semplicemente chiesto di essere lasciato in pace. E il padre di famiglia si è avvicinato a me, con fare minaccioso».

Un allarme non ancora rientrato – L’allarme accattonaggio lanciato di recente nella Svizzera italiana non ha ancora ottenuto completamente l’effetto sperato. A Locarno, ad esempio, la presenza di persone che chiedono l’elemosina resta piuttosto marcata. Il giovane disabile in questione abita proprio sopra Piazza Grande. Dopo l’episodio, si è recato in polizia. «Ma gli agenti non hanno verbalizzato il fatto. Mi hanno detto di telefonargli qualora avessi rivisto quell’uomo. Non mi hanno prospettato la possibilità di denunciarlo».

Paura a uscire di casa – Facendo ritorno a casa il giovane disabile si imbatte nelle stesse tre persone. A quel punto, sale nel suo appartamento e chiama la polizia. «Mi hanno detto di non uscire, di evitare quella persona. Il problema è che io, in Piazza Grande, ci abito. È un po’ come se fosse il mio “giardino”. Ora ho paura a uscire di casa. Questa gente sta lì da mesi, chiede l'elemosina, importuna vecchietti e ragazzini, e nessuno li manda mai via. Basta farsi un giro a Locarno per vedere come è la situazione».

Un problema serio – Una testimonianza che, in parte, trova conferma ufficiale nelle parole di Dimitri Bossalini, comandante della polizia comunale di Locarno. «Siamo interpellati con una certa frequenza per la presenza di zingari. E interveniamo sistematicamente, mettendo in atto le misure previste dalla legge».

Rassicurazioni e querela – Bossalini è a conoscenza anche dell’episodio capitato al giovane disabile. «Ci è stata segnalato da una terza persona. In quel giorno abbiamo effettuato un intervento. Purtroppo, al nostro giungere, forse intimoriti proprio dalla persona che ha segnalato il caso, queste persone si erano già allontanate». Presto la polizia ricontatterà il giovane che è stato minacciato. «Per rassicurarlo e per avere ulteriori ragguagli in merito. Alla luce di quanto ci segnalerà, si potrà valutare se vi sono i termini per presentare una querela penale».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE