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CANTONENon c'è più acqua potabile: scattano i divieti

26.10.18 - 08:21
La situazione in alcuni Comuni sarebbe critica. Si ricorre a pozzi di riserva. L'esperto: «Le piogge in arrivo? L’emergenza non rientrerà subito». 
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Fontane chiuse a Fescoggia
Fontane chiuse a Fescoggia
Non c'è più acqua potabile: scattano i divieti
La situazione in alcuni Comuni sarebbe critica. Si ricorre a pozzi di riserva. L'esperto: «Le piogge in arrivo? L’emergenza non rientrerà subito». 

BELLINZONA – È sempre più allerta siccità nella Svizzera italiana. E ora inizia a scarseggiare anche l’acqua potabile. Tanto che negli scorsi giorni, in parecchi Comuni ticinesi, sono state distribuite circolari che invitano la popolazione a un consumo idrico moderato. «Ben cinque Comuni – spiega Christian Crinari, ingegnere e collaboratore tecnico dell’Ufficio della protezione delle acque e dell’approvvigionamento idrico – stanno già facendo ricorso a pozzi o sorgenti di riserva». 

Un fenomeno raro – Bisogna tornare alle estati del 2015 e del 2003 per ritrovare scenari simili. Più rari ancora i casi analoghi in autunno. E poco importa se dalle prime ore di sabato sono previste forti precipitazioni in tutto il Paese. «Il fatto che pioverà parecchio nel corso del prossimo weekend – riprende Crinari – non permetterà di rialimentare subito il bacino acquifero. Anzi. L’acqua solitamente viene depurata nei primi strati del terreno, che attualmente si trova in uno stato di forte siccità. Non si esclude, che nelle fasi iniziali, possano subentrare delle contaminazioni».  

Direttive ferree – Limitare il consumo d’acqua nell’economia domestica, nelle aziende, nei commerci e negli esercizi pubblici. Ridurre l’irrigazione di orti, giardini e vigneti. È inoltre vietato lavare e pulire strade, piazzali e altre superfici a rivestimento duro. Queste, tanto per citare un esempio, le direttive inviate ai cittadini di un Comune del Locarnese. «Indicazioni che – precisa Crinari – andranno rispettate anche nel corso dei primi giorni di pioggia. Ci vorrà un po’ prima di tornare a una situazione stabile ed equilibrata».

Si temono anche danni materiali – I collaboratori del Dipartimento del territorio stanno offrendo un importante servizio di consulenza alle aziende dell’acqua potabile e ai Comuni. Intanto, all’orizzonte si profila un weekend impegnativo sotto più punti di vista. «È stato diramato un grado di allerta di scala 4 – ricorda Crinari –. Il terreno deve avere il tempo di svolgere il suo ruolo di strato filtrante naturale. In caso di forti piogge improvvise su un terreno asciutto da lungo tempo, c’è anche il rischio di danni materiali».

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COMMENTI
 

negang 5 anni fa su tio
Come fa il Locarnese ad essere all'asciutto ?? Non c'e' la Verzasca a monte ? Non si può' collegare nulla ? Giusto per le emergenze. Magari si chiede di non berla ma almeno per le necessita' dovrebbe bastare ....

GI 5 anni fa su tio
sorgenti di riserva....bah ma se non piove la vedo dura visto che anche queste di solito non "immagazzinano" l'acqua.....

sedelin 5 anni fa su tio
300 litri di acqua al giorno PER PERSONA (in africa 5 litri)!!! uno spreco che non potremo più permetterci. forse si dovrà giungere al razionamento imposto dal cantone affinché la gente sia obbligata a usare l'acqua con parsimonia. mooolto preoccupante.

negang 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Si vero, ma non e' che se noi risparmiassimo 200 litri a testa in africa si potranno finalmente lavare con almeno 100 litri a testa al giorno. Questa e' una lunga diatriba e non risolve nulla. Qui in queste zone ci possiamo permettere di usare 300 litri al giorno perché' il territorio non e' sovrappopolato o inquinato come laggiù'. Stessa cosa per India a Cina. Hanno e stanno inquinando tutto il possibile, non si curano di nulla, figliano come conigli senza criterio alcuno . Che dobbiamo fare noi ??? Solo difendere la nostra civiltà' da queste sprecone e depauperartici del territorio.. Non e' che in Africa manchino le risorse idriche. Semplicemente non le sanno usare. Faccio sempre l'esempio dell'etiope snello e magro perché' deve fare 40 km al giorno per prendere l'acqua. I Romani pero' costruivano gli acquedotti e l'acqua veniva loro senza dover fare tutta quella strada. Questione di civiltà' dunque non di altro.

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a negang
é vero ciò che dici. io però intendevo fare un paragone per semplicemente dire che noi potremmo risparmiare l'acqua invece di sprecarla. la siccità di questi mesi la fa scarseggiare anche qui, come si vede in certi comuni. e questo non é un buon segno: significa che -se continua a mancare la pioggia - saremo obbligati a razionare l'acqua!

negang 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Assolutamente d'accordo su questo. Io lo faccio da sempre, acqua del rubinetto chiusa quando lavo i denti, la apro solo prima e dopo per sciacquare. Doccia chiusa durante l'insaponamento. Auto e moto lavate solo all'autolavaggio quando strettamente necessario. Il giardino senza irrigazione o canne acqua ! Ecc ecc. concordo sul fatto che va diffusa una cultura anti spreco che comunque serve solo a noi qua non ad altri. Le falde comunque si abbassano ed esauriscono anche se non prelevi acqua da esse, se ne va da sola in gran parte.

KilBill65 5 anni fa su tio
Da questa sera / domani sembrerebbe arriva l'acqua quindi le faune si riempiranno!!....

Nicklugano 5 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
Le faune ?... Anche le flore allora :-)))

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
"faune" o FALDE?

Bibo 5 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
Non è proprio così semplice, non è che se piove oggi domani le sorgenti sono piene, ci vogliono settimane o anche mesi prima che la pioggia arrivi alle sorgenti...

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Voleva dire le "foche" ;-))

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
le "fauci" della terra ;-D

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Ah si, le famose "fauci" acquifere. Chi non le conosce ?;-D
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