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Un privato racconta la sua lite con un'impresa di carpenteria incaricata di rifare un tetto nel nucleo del paese. Il titolare accenna a motivi gravi, ma si trincera dietro un «no comment»
MORBIO INFERIORE - «Ho versato centomila franchi d’acconto a una ditta di carpenteria, il nuovo tetto doveva essere posato per fine luglio, ma si sono ritirati dal cantiere senza restituirmi i soldi. Ho mandato loro un precetto». Così sarebbero andati i fatti secondo un privato cittadino che ha contattato Tio/20Minuti per raccontare la propria versione dei fatti.
«In passato avevo già dato loro del lavoro ed ero stato molto soddisfatto. Ma oggi l’impresa non è più quella di un tempo, quando sui tetti lavoravano anche i titolari. Oggi si sono ingranditi, ma la nuova generazione sembra aver perso il controllo» prosegue il committente.
Sembra, perché l’impresa che si sarebbe tenuta l’acconto del 40% sui lavori da eseguire afferma invece che la storia è molto più complicata. E aggiunge di essere stata messa nelle condizioni di non poter adempiere al contratto d’appalto. «È successo qualcosa di grave che non può essere reso pubblico» aggiunge il direttore dell’impresa della Svizzera italiana, ditta che ha eseguito importanti opere pubbliche. Salvo poi aggiungere, sollecitato a spiegare almeno l’origine del dietrofront e dopo essersi consultato con il proprio avvocato: «Non posso rilasciare nessuna dichiarazione».
Insomma l’unica campana che suona è quella del privato che afferma di essersi trovato, da un giorno all’altro, nelle condizioni di dover cercare altri carpentieri per coprire l’abitazione da mesi ormai scoperchiata. Di fronte al muro comunicativo alzato dall’impresa, l’unico altro punto fermo è che da parte del Municipio non ci sono state decisioni particolari su un tetto che guarda al cielo autunnale con una certa inquietudine. Speriamo non nevichi.
