Il "piano C" sarebbe un accordo di noleggio velivolo ed equipaggio. Il Municipio nel frattempo si difende su SkyWork: «Il grounding non era prevedibile»
LUGANO - Nel futuro di Lugano Airport (LASA) per il rilancio dello scalo e la riattivazione della tratta Lugano-Ginevra ci sarebbe anche un "piano C": sottoscrivere un accordo commerciale ACMI (aircraft, crew, maintenance, insurance) con la compagnia svizzera di gestione e operatività di velivolo ZIMEX. L'opzione viene esposta dal Municipio di Lugano nella risposta a una delle interrogazioni presentate a fine agosto.
Con un accordo di questo tipo la compagnia che fornisce il velivolo a fronte del pagamento del corrispettivo pattuito, mette a disposizione anche l'equipaggio e si assume direttamente i costi di manutenzione e assicurazione. «Con questa opzione - precisa l'Esecutivo cittadino - verrebbe creata una "compagnia virtuale LASA" che darebbe l'opportunità a Lugano Airport di proporre la rotta procedendo alla vendita biglietti sul proprio sito web».
Nessuna indicazione sul fallimento - Sul grounding di SkyWork viene indicato che «Lugano Airport Sa (LASA) non poteva prevederlo» e «il fallimento della compagnia non può minare la credibilità del Presidente e dell'intero CdA, del Municipio e del Consiglio comunale». Il Municipio precisa inoltre che la sorveglianza sulla capacità economica e finanziaria della compagnia «spetta all'UFAC (Ufficio federale dell'aviazione civile)» che a Lugano «non ha anticipato» nulla in merito alla sua situazione.
Non era stato versato nulla - Lugano Airport prima e durante le trattative per la ripresa del volo su Ginevra «non ha fatto nessun investimento monetario» né ha «tantomeno pagato qualcosa», viene inoltre indicato, allontanando qualsiasi paragone con il caso Minoan Air.
Il grounding di SkyWork - lo ricordiamo - è stato annunciato il 29 agosto. Sei giorni prima la compagnia aveva annunciato che con l'entrata in vigore dell'orario invernale, il 28 ottobre, avrebbe lanciato un nuovo collegamento tra Lugano e Ginevra, i cui biglietti potevano già essere acquistati. «SkyWork aveva aperto le vendite di sua spontanea volontà sul suo sito web, avendo ottenuto da parte di UFAC l'autorizzazione e i diritti di traffico a operarlo già a partire dal mese di marzo 2018».
Le trattative con Swiss - Che dire del "piano B" per il rilancio dello scalo luganese e della tratta Lugano-Ginevra? «L'interesse maggiore e la soluzione più rapida - indica il Municipio -, se condivisa con la controparte, passa dalle trattative con Swiss». Trattative «ancora in corso e per le quali si è cercato di coinvolgere anche la politica federale ai massimi livelli». Swiss, però, si era detta «non interessata a riprendere il volo Lugano-Ginevra» in quanto «non finanziariamente sostenibile». Ma Borradori aveva anticipato di volere coinvolgere la compagnia mettendo sul tavolo il contributo di Città e Cantone.
SkyWork unica soluzione - L'Esecutivo cittadino, comunque, precisa che «SkyWork era l'unica compagnia interessata» alla tratta Lugano-Ginevra: «Non tenere conto di questa soluzione e rinunciare all'operazione avrebbe significato danneggiare maggiormente lo scalo con conseguenze anche sull'occupazione». Inoltre, «era necessario riprendere al più presto la rotta anche tenuto conto dell'indubbia e pressante richiesta avanzata dall'economia locale».