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Anche i momò hanno le loro “sette meraviglie”, ce le fa scoprire Morsetta

CHIASSOAnche i momò hanno le loro “sette meraviglie”, ce le fa scoprire Morsetta

18.10.18 - 20:42
L’OTR Mendrisiotto e Basso Ceresio punta sulle emozioni e sulle nuove tecnologie per attirare turisti e locali nella regione più a sud della Svizzera
Ti-Press
Anche i momò hanno le loro “sette meraviglie”, ce le fa scoprire Morsetta
L’OTR Mendrisiotto e Basso Ceresio punta sulle emozioni e sulle nuove tecnologie per attirare turisti e locali nella regione più a sud della Svizzera

CHIASSO - Morsetta? Chi è questa sorridente ragazza? È la guida virtuale scelta da OTR Mendrisiotto e Basso Ceresio per far conoscere la regione più a sud della Svizzera. Al Cinema Teatro di Chiasso è stato illustrato questa sera lo sviluppo del progetto “La Regione da Scoprire”, nato con l’obiettivo di presentare questo territorio come una credibile destinazione turistica in Ticino. «Probabilmente la meno conosciuta... e spesso ingiustamente bistrattata», dichiara consapevole la direttrice Nadia Fontana Lupi.

Le sette eccellenze - Morsetta si è già distinta come una giovane esploratrice momò, «dalla grande curiosità e dall'innato spirito di accoglienza». Oggi, però, è pronta a un salto di qualità: sarà protagonista di un cartone animato creato dall’agenzia Variante SA (in allegato un assaggio) che racconta le sette eccellenze del Mendrisiotto e Basso Ceresio. Ovvero il Parco archeologico di Tremona, il Monte San Giorgio, il lago Ceresio, il Monte Generoso, la grotta dell'orso, le nevère e il Percorso del cemento.

Si tratta di una narrazione diversa, grazie alla quale temi a un primo sguardo difficili potranno essere approcciati con un linguaggio semplice, adatto a tutti. «Lo storytelling è stato studiato a fondo, è frutto di una voglia di cambiamento, di uno sguardo verso il futuro e soprattutto di grande collaborazione».

Le emozioni - Grazie ai consigli del nonno, Morsetta - il suo personaggio è ispirato al cartone "Frozen" - scoprirà i valori della sua regione viaggiando in diversi periodi storici. L’obiettivo è quello di incuriosire chi arriva da lontano, ma anche lo stesso residente momò. «Siamo consapevoli del valore della comunicazione emozionale in ambito turistico - ha spiegato Nadia Fontana Lupi - dobbiamo solleticare il nostro interlocutore, provocare sensazioni. Gli stessi abitanti devono essere consapevoli che è possibile fare un turismo di qualità. Dobbiamo trasmettere con passione il nostro territorio».

Le nuove tecnologie - «Essere al passo con le nuove tecnologie attraverso un’attualizzazione dei canali comunicativi - continua la direttrice - è altrettanto fondamentale. Solo così è possibile rendere maggiormente visibile l’offerta regionale in tutto il mondo». Tutto questo è sfociato nel nuovo materiale a disposizione raccolto sul sito laregionedascoprire.ch.

Qualche esempio? «Le foto a 360 gradi permetteranno ai turisti di condividere le esperienze vissute con amici e parenti, grazie all’approdo su Google Maps e Street view le schede che raccontano il territorio raggiungeranno tutto il mondo con un semplice click e il cartoon potrà emozionare i curiosi ancora prima che raggiungano il Mendrisiotto. Grazie ai totem e agli info point distribuiti sul territorio, poi, sarà possibile fare rete, tanto che il turista sceglierà di rimanere e noi avremo qualche pernottamento in più», si augura Fontana Lupi.

Per riuscire in questo progetto OTR Mendrisiotto e Basso Ceresio ha puntato su diversi partner tecnologici, quali Variante SA, Swisstrace, i8, Kimage, Gaffuri&Gaffuri, Amila, Skyscoop ed Elia Marcacci.

Nuove idee già in cantiere - I progetti in cantiere per l’OTR Mendrisiotto e Basso Ceresio sono diversi, sempre nell'ottica dello sviluppo tecnologico, della comunicazione emozionale, dello sviluppo degli ambienti 3D e della guida virtuale. Sarà ad esempio avviata una collaborazione con la società che gestisce la APP di Playtrip-play your story, mentre con la SUPSI sono in corso due lavori relativi all’esperienza di visita al parco archeologico di Tremona e, con un progetto Interreg, a quella della grotta dell’orso sul monte Generoso.

 

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COMMENTI
 

Bandito976 5 anni fa su tio
Le cose piú belle del mendrisiotto sono: i frontalieri, il traffico, l'inquinamento, le strade piene di buchi e dulcis in fundo tanti bei radar.

Frankeat 5 anni fa su tio
Posso fare una battuta vecchia e scema? Dai... La cosa più bella del Mendrisiotto è il treno che ti porta oltre il ponte di Melide.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
La cosa più bella del ponte di Melide è che non crolla malgrado sia in Italia :-D

Frankeat 5 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
AHAHAHAH Hai vinto
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