Gli operai hanno incrociato le braccia per contestare alcuni punti avanzati in vista del rinnovo del Contratto Nazionale Mantello
BELLINZONA - Giornata di sciopero per i lavoratori edili. Stamattina erano oltre mille gli operai e le persone a loro vicine, fra cui i sindacati Unia e Ocst, che si sono ritrovate all'interno dell'Espocentro di Bellinzona per contestare alcuni punti avanzati in vista del rinnovo del Contratto Nazionale Mantello. Molte altre persone non sono riuscite a trovare posto all'interno dello stabile e sono rimaste fuori. Gli organizzatori parlano di un'affluenza totale di circa 3'000 persone.
Fra i punti contestati dagli operai ci sono in particolare l’aumento della flessibilità oraria, l’abolizione dell’articolo che vieta di lavorare durante le intemperie, la possibilità di retrocessione nelle classi salariali per i lavoratori con decenni di esperienza che cambiano impresa, la possibilità di lavorare 7 ore al giorno durante i mesi invernali, e stage fino a 4 mesi senza un minimo salariale. Il pericolo, sottolineano gli organizzatori dello sciopero, è quello di creare dumping e precarizzazione.
Lo sciopero continuerà nel pomeriggio con una manifestazione per le vie di Bellinzona. A tal proposito Matteo Pronzini ha chiesto al Gran Consiglio di sospendere i lavori per 15 minuti e di dare incarico alla Presidente di raggiungere gli scioperanti ed esprimere loro la solidarietà nello loro lotta contro il dumping.