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LAVERTEZZO«Forse qualcuno ha voluto fare una bravata»

08.10.18 - 19:22
I quadri dell'esercito dubitano che la munizioni scomparse settimana scorsa da Riazzino siano state rubate
Ti Press
«Forse qualcuno ha voluto fare una bravata»
I quadri dell'esercito dubitano che la munizioni scomparse settimana scorsa da Riazzino siano state rubate

LAVERTEZZO - Circa 1500 munizioni per pistole e fucili d'assalto sono scomparse la scorsa settimana dal bunker della protezione civile sotto al Centro scolastico Riazzino, a Lavertezzo. La struttura ospitava una truppa della Scuola sanitaria 42 dell'esercito.

Della mancanza dei colpi ci si è accorti martedì scorso, alla sera, nel corso di un'ispezione, come confermato da Tobias Kuehne, portavoce della giustizia militare.

«Grande perdita» - Non è certo la prima volta che delle munizioni scompaiono. Nel novembre del 2016, ad esempio, tra le 300 e le 500 cartucce per Fass 90 erano svanite nel nulla presso la caserma di Kloten. In questo caso, si parla però di «una perdita piuttosto grande», secondo il portavoce dell’esercito Daniel Reist. Le 1500 cartucce erano contenute in due scatole per munizioni.

Allo stesso tempo, Reist sottolinea che le misure di sicurezza sono state inasprite negli ultimi anni, soprattutto dopo l'incidente di Aarau (settembre 2016), dove diversi chilogrammi di esplosivi erano scomparsi senza lasciare traccia. Le scatole contenenti le munizioni da allora sono sottoposte a controlli più rigidi. «Molto è stato fatto», afferma.

Non è in ogni caso ancora chiaro se le 1500 cartucce siano state rubate (o perse) a Riazzino, o se si tratti di un più banale errore contabile. «Al momento non possiamo ancora escludere nulla», dichiara nuovamente Kühne parlando dell’inchiesta in corso.

«Non ne vale la pena» - I vertici dell’esercito credono che il furto sia poco probabile. Rubare delle scatole dal deposito munizioni è quasi impossibile, dice un colonnello con diversi anni di esperienza da comandante, che vuole rimanere anonimo. «Si tratta di depositi con un alto livello di sicurezza. Per entrare indisturbati, occorrerebbero le chiavi dell'ufficiale di munizioni».

A parte questo, il colonnello ritiene che non valga nemmeno la pena rubare delle cartucce per il fucile d’assalto in dotazione ai soldati: «Puoi comprarle ovunque. E presso i club di tiro sono anche parecchio economiche. Se qualcuno le ha rubate, l’ha fatto per fare una bravata»

Una bravata? - Per il quadro dell’esercito, è più realistico che le munizioni siano andate perse durante un’esercitazione di tiro. «Forse qualcuno ha voluto fare una ragazzata e nasconderle tra i cespugli», dice. Anche un maggiore già responsabile delle munizioni sospetta che le scatole siano state dimenticate da qualche parte, «su un camion, per esempio». E aggiunge:: «Il contrabbando di scatole intere di munizioni è praticamente impossibile, proprio perché è impossibile che passi inosservato».

Nel frattempo, per cercare di far luce sulla misteriosa sparizione, tutto il personale militare della base è stato interrogato dalla giustizia militare, dal comandante all'ultimo dei soldati.

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