Un automobilista è stato multato in Canton Argovia perché stava mangiando una mela senza aver pagato il parcheggio. Il Comando della Polizia Città di Lugano spiega cosa è permesso fare
LUGANO - Multato perché mangiava una mela in auto senza aver pagato il biglietto del parcheggio. È successo qualche giorno fa a un 40enne, che non volendo consumare lo spuntino mentre era alla guida ha pensato bene di sostare in un posteggio con parchimetro nei pressi di Aarau. L'ausiliaria incaricata di controllare il sedime si era però mostrata inflessibile e aveva deciso, nonostante la presenza dell'uomo nel veicolo, di sanzionarlo.
Giusto? Sbagliato? Poco buonsenso? Abbiamo chiesto delucidazioni al Comando della Polizia Città di Lugano.
A partire da che momento è necessario avere il biglietto del parcheggio?
«L'articolo 19 dell'Ordinanza delle Norme di Circolazione cita: "Parcheggio è la sosta del veicolo che non è destinata soltanto a far salire o scendere i passeggeri oppure a caricare o scaricare merci". Pertanto, dal momento che l'auto è parcheggiata sopra uno stallo di parcheggio e in una zona a pagamento, bisogna procedere al pagamento del parcheggio. Va però detto che vi sono delle regole non scritte, quelle dettate dal buon senso. Per esempio, se un utente che ha parcheggiato, si accorge di non aver moneta e va a cambiare in un breve lasso di tempo, generalmente non lo si multa».
In sostanza posso mangiare un sandwich nell’auto ferma se c’è un parcheggio libero accanto a me?
«Da un punto di vista della casistica, come già scritto in precedenza, l'azione non è permessa in quanto occupa effettivamente uno stallo di parcheggio e questo indipendentemente dal fatto che ve ne sia un altro libero».
Corrisponde al vero che di domenica e di notte non ci sono controlli e che si potrebbe addirittura parcheggiare sul marciapiede?
«Questa è una falsa affermazione. È vero che di notte vi è meno personale sul terreno rispetto al giorno, ma se gli agenti constatano l'infrazione devono procedere con la contravvenzione».
Anche voi fate un segno con il gesso sui copertoni per controllare la tempistica dei parcheggi?
«Il gesso può essere uno dei metodi per provare che la macchina non è stata spostata durante un determinato lasso di tempo. Per esempio, questa pratica la si può applicare quando vi è il dubbio che l'utente paga ripetutamente il parcheggio. Ricordiamo infatti che parcheggiare una seconda volta senza aver prima messo il veicolo in circolazione è vietato. Il rispetto di questa regola offre a tutti la possibilità di trovare un parcheggio».
Cosa succede quando l’automobilista che ha parcheggiato sosta vietata non è d’accordo con la multa?
«Ogni caso è a sé. Si può sempre discutere e motivare sia la contravvenzione che il parcheggio sulla scorta dei diversi fattori che possono ad esempio essere: il momento, la tempistica, l'approccio, il disturbo che ha arrecato a terzi, la motivazione, eccetera. Tuttavia è importante ricordare che all'automobilista che non è d'accordo con la multa ricevuta è sempre garantita la possibilità di contestare la contravvenzione nei termini prescritti dalle legge».
Capita che si finisca per essere insultati?
«L'automobilista che riceve una contravvenzione non è mai contento. Come in tutti gli ambiti ci sono quelli che comprendono che la multa fa parte di una delle molteplici attività che l'agente di polizia è chiamato a svolgere e altri che in maniera più scortese e a prescindere, ne insultano l'operato».
Che tipi di automobilisti sono quelli che finiscono maggiormente per insultare?
«Dipende dalla persona che si incontra. Principalmente sono coloro che vengono sovente multati e in assenza di argomentazioni o giustificazioni valide, preferiscono rifugiarsi dietro l'insulto».
Il vostro è un lavoro che spesso non viene visto di buon occhio dagli automobilisti. Quali sono gli aspetti piacevoli nella professione di poliziotto?
«Ci sono molti aspetti piacevoli che l'attività di polizia può riservare, in primis la riconoscenza. Quando ad esempio si aiuta, quando si soccorre o quando si trovano soluzioni che aiutano l'utenza ad uscire da situazioni poco simpatiche».