Il caso aveva fatto discutere per i modi utilizzati dalla polizia, accusata di avere «terrorizzato» la famiglia. La decisione del Commissariato Onu è provvisoria
LUGANO - La decisione di espulsione della madre con due figli originari dell’Azerbaigian - prelevati nella notte tra l’11 e il 12 settembre dall’albergo La Santa di Viganello - è stata sospesa. Lo ha deciso - come riportano alcuni media ticinesi - il Commissariato Onu per i rifugiati.
La vicenda era stata denunciata da un gruppo di 7 persone, che accusavano la polizia di avere «terrorizzato» la famiglia, portandola via «con la forza» e costringendola a salire su un aereo a Zurigo. Da cui i tre erano poi stati fatti scendere perché «i bambini vomitavano e la madre era in lacrime».
Il ricorso chiedeva l’accertamento di violazioni di numerose norme convenzionali e la rinuncia a qualsiasi misura di allontanamento. Il Commissariato Onu, in attesa di della decisione, ha ritenuto ci fossero abbastanza motivi per rinunciare all’espulsione.
La decisione, provvisoria, è stata notificata ieri. La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) dispone ora di 6 mesi di tempo per rispondere. Durante questo periodo ogni misura di espulsione è sospesa.