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CANTONELibera docenza “ex novo” conferita per la prima volta in Ticino

02.10.18 - 14:39
I tre medici che dispongono ora del titolo di Privat Dozent sono Chiara Zecca, Salvatore Galati e Stefano Cafarotti
Ti Press
Libera docenza “ex novo” conferita per la prima volta in Ticino
I tre medici che dispongono ora del titolo di Privat Dozent sono Chiara Zecca, Salvatore Galati e Stefano Cafarotti

BELLINZONA - Per la prima volta in Ticino è stata accordata la libera docenza accademica a medici che non erano ancora in possesso del titolo accademico di un altro ateneo. La libera docenza ex novo è stata conferita dall’Università della Svizzera Italiana (USI) a tre medici dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC). I tre medici che dispongono ora del titolo di Privat Dozent (PD) sono la Dr.ssa med. Chiara Zecca e il Dr. med. Salvatore Galati, rispettivamente caposervizio e capoclinica di Neurologia presso il Neurocentro della Svizzera Italiana, e il Dr. med. Stefano Cafarotti, viceprimario di Chirurgia Toracica all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona.

Il titolo accademico è stato conferito in base alla procedura già in uso nelle altre università svizzere. Si tratta di un passo importante per aumentare ulteriormente l’attrattività dell’EOC e della Facoltà di biomedicina stessa, che consente di offrire alle giovani leve in ambito medico una prospettiva accademica.

Finora, i titoli conferiti dalla nuova Facoltà di biomedicina e dall’USI erano riconoscimenti di titoli già ottenuti da altre università. Rientra in questo ambito il riconoscimento del titolo di professore titolare di cinque altri medici, accordato nella medesima seduta del Consiglio dell’USI. Tre di loro sono attivi all’EOC: il prof. Dr. med. Andreas Perren (sin qui Ginevra), il prof. Dr. med. Enos Bernasconi (Ginevra) e il prof. Dr. med. Mauro Manconi (Berna).

Inoltre, il Consiglio dell’USI ha deciso che a partire da subito possono intraprendere il percorso che conduce alla libera docenza anche accademici senza laurea in medicina, come i biologi o i genetisti. Ciò consentirà di dare ulteriore slancio alla ricerca clinica e traslazionale in Ticino.

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