Il presidente dell'Ente autonomo difende Gagnon e Rifici e si dice «deluso» dall'artista: «Vogliamo che rimanga, ma senza continui scontri»
LUGANO - Il botta e risposta tra Finzi Pasca e il Lac prosegue. E lo fa sulle pagine dei giornali. Questa volta è Roberto Badaracco, presidente dell’Ente autonomo, a rispondere alle parole dell’artista ticinese, non per volontà, ma perché «costretto».
Durante la seduta del Consiglio comunale di ieri - come riferisce la Regione - Badaracco ha difeso il direttore del Lac Gagnon e il direttore artistico di LuganoInScena Rifici - accusati di «avere posto l’aut aut “o loro o noi”» alla politica - definendoli «professionisti di assoluto valore che hanno fatto di tutto per andare incontro alle richieste della compagnia».
Una posizione che il municipale ha sviluppato - ancora - sulle pagine del Corriere del Ticino, non nascondendo «amarezza e delusione». Badaracco sottolinea che lo statuto di “residente” della compagnia al LAC stabilito nell’accordo «è lontano mille miglia» dal concetto definito da Finzi Pasca e che «sedersi al tavolo» per la pianificazione della stagione «è prerogativa esclusiva dei Direttori operanti al LAC».
Il municipale «invita un’altra volta Daniele a smussare i toni» e conclude: «Ognuno è libero di fare le proprie scelte, ma non può farle dipendere dal comportamento di qualcun altro che ha fatto tutto quanto era in suo potere per aiutarlo. Vogliamo che rimanga, ma senza continui scontri».