CANTONEÈ porcino...mania, ma attenti al limite

BELLINZONA - Spuntano abbondanti i funghi e… anche le prime multe. «Finora abbiamo ricevuto quattro segnalazioni di contravvenzione, ma la stagione è agli inizi» fa sapere Filippo Lafranchi dell’Ufficio della natura e del paesaggio. Da alcuni giorni la "passionaccia", trasversale alle generazioni, sembra essere entrata nel vivo. Dal vecchio al bambino andare per funghi è una delle attività più gettonate di fine estate, inizio autunno. Soprattutto quando il bosco - come testimonia la copiosa gallery coi raccolti pubblicata su Tio/20Minuti - inizia a offrire  generosamente i preziosi frutti. I social stessi (da Facebook ad Instagram) pullulano di boleti e proprio il web è diventato una sorta di barometro che il cercatore consulta per capire se, dove e quando calzare scarponi, prendere cesto, coltellino e partire in perlustrazione.

Tre numero perfetto - Ma la febbre del fungo può far perdere il senso del limite. Limite che la legge fissa nel quantitativo di tre chili di funghi al giorno per persona. La raccolta è vietata inoltre dalle 20 alle 7. A vigilare sul rispetto delle regole, come spiega il funzionario cantonale, è il personale forestale, assieme alle guardie della natura, a guardiacaccia e guardiapesca, senza dimenticare il supporto della Polizia cantonale e dei Corpi comunali. I primi intervengono di regola in piena zona di “caccia al boleto”, mentre le pattuglie possono organizzare posti di blocco sulle strade d’accesso ai luoghi più gettonati. Da notare che tutti, non solo gli agenti, in quanto guardie giurate sono autorizzati a chiedere l’apertura… dello zaino e la pesa del raccolto.

Tre per il peso, uno per l’ora - Quattro sinora i “fungiatt” sanzionati (negli anni propizi alle buttate si arriva ad alcune decine). «Due segnalazioni ci sono giunte da guardiacaccia e guardiapesca e due da una guardia della natura. I quantitativi in eccesso per ora non sono esagerati. In tre casi si tratta di una raccolta di quasi 4 chili». Differente la quarta infrazione: «Si trattava di una persona che stava raccogliendo funghi alle 6.30 del mattino». Quello dell’orario è un divieto del buonsenso. Come per i pesci vale il detto “chi dorme non piglia funghi”, ma il via libera dalle 7 è inteso anche ad evitare pericolose uscite al buio.

Da 100 franchi in su - Come per le infrazioni stradali alla velocità, anche coi funghi la multa può crescere... «Si parte da una base di 100 franchi col primo chilo in eccesso, e poi l’ammenda sale di 50 franchi per ogni chilo in più», spiega Lafranchi. «Chi invece non rispetta il divieto notturno incorre in un’ammenda di 200 franchi per il primo chilo, che aumenta di 50 franchi per ogni ulteriore chilo di funghi».

Rispettare quelli “matti” - Si parla genericamente di funghi, anche se nel cestino finiscono in prevalenza boletacee. Il Boletus edulis resta la “preda” più ambita e fotografata. Detto ciò, si viene multati anche con 4 chili di sole mazze di tamburo, russole, gallinacci e decine di altre specie commestibili (ovviamente se conosciute alla perfezione). La multa può però scattare anche nei confronti di chi non rispetta i funghi “matti” (non commestibili). «Distruggere volontariamente un fungo può comportare una multa. Anche se sono casi rari… perché non è facile cogliere l’escursionista sul fatto».

Scatta il sequestro - Infine non vale nemmeno fare i furbi e confrontare i prezzi al supermercato per vedere se conviene pagare l’ammenda... «Il raccolto fuori orario viene interamente sequestrato, così come il quantitativo che eccede i 3 chili consentiti» mette in guardia Lafranchi.