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LUGANOLa fiera dell’estetica cola a picco definitivamente

07.09.18 - 07:01
Polemica rovente sull’organizzatore dopo l’ennesimo rinvio. La Città non gli dà più credito. E molti espositori attendono ancora soldi da lui
Tipress
La fiera dell’estetica cola a picco definitivamente
Polemica rovente sull’organizzatore dopo l’ennesimo rinvio. La Città non gli dà più credito. E molti espositori attendono ancora soldi da lui

LUGANO – Ancora una volta ha piantato tutti in asso sul più bello. E forse ora è davvero calato definitivamente il sipario sulla fiera dell’estetica di Lugano. La Swiss Beauty Expo, già rinviata più volte, avrebbe dovuto svolgersi nel corso del primo weekend di settembre. Pochi giorni prima dell’evento, ecco l’annuncio dell’organizzatore. La Città, stando al comunicato diramato agli espositori, non avrebbe concesso gli spazi del Conza per la fiera. Eppure, fino a qualche giorno prima, tutto sembrava sicuro e confermato.

Un posticipo dopo l’altro – Inizialmente la seconda edizione della manifestazione era prevista per febbraio. Poi il rinvio ad aprile. Fino allo slittamento a settembre. Diversi gli espositori furiosi, che avevano segnalato la vicenda a Tio/ 20 Minuti. Soprattutto mettendo l’accento su alcuni aspetti cruciali.

Le smentite del responsabile – L’organizzazione avrebbe intascato le quote di iscrizione degli standisti. Senza, tuttavia, saldare gli anticipi alla Città e agli allestitori. Il responsabile dell’evento aveva poi parzialmente smentito questa tesi, sostenendo che alla base dell’inghippo ci fosse la scarsa serietà da parte di alcuni espositori, lenti nel versare le loro quote.  

Pressioni decisive – Nel decretare il nuovo flop della fiera sarebbero state decisive le pressioni di alcuni espositori mai rimborsati. Ma anche di alcuni make up artist e body painter che, nel corso della prima edizione della fiera, avevano partecipato a concorsi, senza mai ricevere i premi che erano stati loro promessi. «Eppure tutti avevamo pagato 80 franchi di iscrizione – racconta una professionista del settore – . A me l’organizzatore deve 500 franchi». «A me ne deve 800 – aggiunge un’altra concorrente –. Ho partecipato a due gare. Sì, abbiamo scritto più volte al Comune di Lugano, chiedendo di non dare più corda a queste persone».

Lugano addio – E Lugano sembra avere recepito il messaggio. Emblematiche, in tal senso, le poche righe che compaiono sulla homepage del sito della Swiss Beauty Expo. «La decisione è stata presa in seguito al fatto che, non trovando un accordo tra l’organizzazione e il Comune di Lugano per l’utilizzo degli spazi di sua proprietà, gli stessi non sono più disponibili a ospitare la manifestazione. La nuova edizione sarà organizzata prossimamente in un’altra città della Svizzera, che sarà fiera di ospitare l’evento».

Ultimatum non rispettato – Che le autorità cittadine ne abbiano le scatole piene, lo conferma anche Fabio Schnellmann, capoufficio del Dicastero Cultura, Sport ed Eventi. «Noi con l’organizzatore siamo stati chiari. Avrebbe dovuto saldare i debiti che aveva e versarci correttamente l’anticipo per l’evento. Nulla di ciò è stato fatto. Sappiamo che questa persona ha commesso diverse scorrettezze e che deve soldi a tanti espositori e professionisti del settore. Quindi non vogliamo che Lugano ospiti questa fiera. Punto. È anche una questione di immagine».

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