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CANTONEFoto giganti sui muri del Centro Professionale

06.09.18 - 15:59
Di cosa si tratta? Di "Immaginando", un’installazione fotografica urbana
Foto giganti sui muri del Centro Professionale
Di cosa si tratta? Di "Immaginando", un’installazione fotografica urbana

BELLINZONA - L’installazione fotografica urbana “Immaginando” ha preso vita presso il Centro professionale tecnico di Trevano.

L'opera - riferisce il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) – attraverso la Divisione della formazione professionale - consiste nell’affissione di una decina di composizioni fotografiche giganti in bianco e nero, poste sui muri del Centro Professionale.

Il concetto visivo è semplice: ritratti a figura intera e a piano medio di ragazzi e ragazze con una cinepresa in mano. Vicino ai vari soggetti si trovano dei messaggi scritti. L’insieme rappresenta un punto di vista particolare, un proprio modo di vedere il mondo e di guardare verso il futuro.

Il lavoro, realizzato con una classe del Pretirocinio d’integrazione dell’Istituto della transizione e del sostegno all’interno del laboratorio di Comunicazione audiovisiva, è stato ideato per sperimentare la forza comunicativa delle immagini quando il linguaggio verbale può essere un limite. Improvvisamente, le persone che s’incrociano quotidianamente nei corridoi della scuola diventano soggetti e spettatori di un’azione artistica che li stimola a interrogarsi e a trovare punti in comune sul modo in cui i giovani “immaginano” il futuro.

L’idea del progetto nasce dalla discussione in classe su diversi temi quali la diversità culturale, le aspettative legate alla migrazione, i propri sogni e desideri per il futuro. Dal lavoro in classe sono emerse idee che lentamente si sono trasformate in immagini e parole tramite la messa in pratica di alcuni concetti appresi durante il laboratorio, come le basi della tecnica fotografica, i diversi generi fotografici e alcune tecniche di creazione ed espressione visiva quali il collage, il fotomontaggio e lo street art.

La mostra, sostenuta anche dal Programma di Integrazione Cantonale (PIC) 2018 – 2021 per gli stranieri e i rifugiati del Dipartimento delle Istituzioni e del Dipartimento della sanità e della socialità, è stata allestita dagli autori stessi tra il 29 e il 5 settembre 2018 e rimarrà sul posto per una durata indefinita.

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