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CANTONELe bici elettriche stanno diventando un problema?

03.09.18 - 06:00
Sempre più e-bike sulle strade. Ma anche più incidenti. Pro Velo: «Migliorare le infrastrutture. In Ticino soprattutto»
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Le bici elettriche stanno diventando un problema?
Sempre più e-bike sulle strade. Ma anche più incidenti. Pro Velo: «Migliorare le infrastrutture. In Ticino soprattutto»

LUGANO/ZURIGO - Sotto un sole incerto, ieri a Melide 350 persone si sono radunate con altrettanti velocipedi, mountain-bike, bici a rotelle e bici da corsa. Almeno un terzo dovevano essere elettriche, stando alle statistiche di mercato. Passando da Paradiso e Figino hanno fatto il giro del S.Salvatore per «sensibilizzare la gente sull'importanza della mobilità lenta» e non risultano incidenti. 

I dati - Ma la mobilità lenta è sempre più veloce. Nel 2018 le e-bike vendute in Svizzera potrebbero superare le 100mila unità, calcola la Nzz-am-Sonntag: una bici ogni tre uscite dal negozio. Una buona fetta può raggiungere fino a 45 km/h con pedalata assistita (il resto, “solo” 20 km/h) e assieme alla velocità aumenta il pericolo: tra luglio e agosto tre persone hanno perso la vita in altrettanti incidenti stradali con bici elettriche, a Wagen (SG), Diesbach (GL) e Unterägeri (ZG). I sinistri sono quasi triplicati in cinque anni: 39 le vittime in tutto, riferisce il domenicale.

Il commento - «Gli incidenti aumentano perché aumentano gli e-biker in circolazione» commenta Marco Vitali di Pro Velo Ticino: «Grazie alla tecnologia sempre più persone tornano a pedalare anche dopo tanto tempo, e magari hanno perso il controllo e la dimestichezza che avevano in gioventù. E aumentano anche i pendolari in e-bike». Nella Svizzera italiana il problema è aggravato dalle condizioni delle strade: «La scarsità di infrastrutture ad hoc per i ciclisti fa crescere la conflittualità e i pericoli. Molti vengono spinti a non rispettare le regole della strada, perché le strade non sono adatte: andrebbero ripensate» conclude Vitali. 

L'idea di Zurigo - L'iniziativa federale Bici Sì, alle urne il 23 settembre, punta a inserire la tutela delle biciclette nella Costituzione. Ma c'è anche chi pensa a darci un freno: la città di Zurigo ha chiesto all'azienda di e-bike sharing Smide di ridurre la velocità massima a 35 km/h per gli utenti meno esperti. Un'idea da importare a sud delle Alpi?

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COMMENTI
 

moma 5 anni fa su tio
Tutti i giorni sulle strade sembra che si riversa il mondo intero, ciclisti compresi, Sarà ancora peggio quando abbasseranno l'età per le patenti.

sedelin 5 anni fa su tio
che palllee i ciclisti! oggi una tizia é sbucata da una via laterale secondaria SENZA GUARDARE, si é immessa sulla strada principale tagliandomi la strada e si é messa a circolare sulla sinistra a un metro dalla linea!!! l'ho dovuta sorpassare da destra. il 90% dei biciclettari sono prepotenti, indisciplinati, spericolati: altro che "tutela nella costituzione"!

siska 5 anni fa su tio
Comprendo comunque il sig. Gabriel Arrondo@ perché un'automobilista che rispettano il codice stradale ma si vedono sempre tra le ruote (tra i piedi) ciclisti menefreghisti bé capisco che non ha più fiducia.

siska 5 anni fa su tio
Verissimo!..anch'io vedo ciclisti che sparano dritti e senza neppure guardare e come pure quelli che hanno la bici elettrica non sanno andarci....però io con la mia bici di vecchio stampo mi fermo, scendo e lascio passare se mi capita di prendermi qualche marciapiede libero (sul campo stradale in quei punti prob. troverei pure la morte quindi...) non mi comporto mai male e zizzago come mi pare e mi sembra cos?i semplice. Rispetto i pedoni e gli automobilisti anzi mi tiro fuori dalle "palle" quando é il caso. Però le infrazioni che noto e denoto da parte degli automobilisti sono da paura...Noto che gli unici capaci di viaggiare e rispettosi del codice stradale sono i motociclisti sanno cosa fare e non fare. Gli scooteristi meno.

MIM 5 anni fa su tio
In arrivo una nuova tassa?

Arrosto72 5 anni fa su tio
Ce ne sono troppi che non rispettano i semafori, che circolano in contromano, sui marciapiedi (l'ultimo stamattina, quasi mi investe mentre cammino...) e anche piuttosto arroganti. Non parlo di quelli in gruppo, dato che è una sorta di piaga per gli automobilisti. Le bici elettriche non fanno che esasperare il problema: sono veloci quanto le auto (in città) e si fa spesso fatica a superarle, perché il tempo di sorpasso è più lungo e di conseguenza anche il rischio di incidenti è proporzionalmente più alto... Pienamente d'accordo sulle piste per le ciclopiste, il traffico auto-bici non è compatibile.

francox 5 anni fa su tio
Si spinge per una mobilità sostenibile ma non si preparano le infrastrutture necessarie. Typisch tessiner.

curzio 5 anni fa su tio
Risposta a francox
In Vallemaggia sono stati spesi milioni per costruire una bella ciclopista, sicura e completamente separata dalla strada cantonale. Indovina, come automobilista, dove ti ritrovi le biciclette quando percorri la Vallemaggia?

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a curzio
Concordo, l'unica cosa da far notare è che non è ancora conclusa ma buona parte della tratta è più che operativa. Eppure ci sono solo passeggini e corridori, ciclisti pochi.

andrea28 5 anni fa su tio
Che scoperta, è ovvio che se ci sono più bici statisticamente ci saranno anche più incidenti. Ma la colpa non è solo dei ciclisti ma anche degli automobilisti che non sono abituati a tante bici e, per dirla tutta, tante volte se ne fregano...

curzio 5 anni fa su tio
Risposta a andrea28
Vedi il post che ho scritto a Francox appena sopra. E vogliamo parlare di come i ciclisti rispettano i semafori, le precedenze e gli stop?

andrea28 5 anni fa su tio
Risposta a curzio
Hai ragione, ma non confondiamo i ciclisti con bici da corsa che credono di essere Pantani, con i comuni mortali...

TI.CH 5 anni fa su tio
Meglio prima migliorare la testa di certi ciclisti e automobilisti.
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