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BELLINZONAMancano medicinali: è una strategia delle case farmaceutiche?

03.09.18 - 08:34
L'emergenza tocca anche l'EOC. «Ma siamo sempre pronti a muoverci con largo anticipo», spiega Alessandro Ceschi, direttore dell'Istituto di Scienze Farmacologiche della Svizzera italiana 
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Mancano medicinali: è una strategia delle case farmaceutiche?
L'emergenza tocca anche l'EOC. «Ma siamo sempre pronti a muoverci con largo anticipo», spiega Alessandro Ceschi, direttore dell'Istituto di Scienze Farmacologiche della Svizzera italiana 

BELLINZONA – Mancano farmaci in Svizzera. Alcuni medicinali scarseggiano, causando non pochi problemi a pazienti, farmacie e strutture sanitarie. È quanto emerge dall'apposito centro di notifica online della Confederazione. Le scorte di alcuni prodotti, stando alla Rsi, sarebbero esaurite fino al prossimo autunno. Mentre per 13 farmaci e 8 vaccini sarebbero in via di esaurimento. La situazione preoccupa anche l'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC). A confermarlo è Alessandro Ceschi, direttore medico e scientifico dell'Istituto di Scienze Farmacologiche della Svizzera italiana. 

L'EOC è una grossa struttura sanitaria. Come gestisce questa situazione?

È un problema con cui siamo confrontati da qualche anno e che purtroppo è sempre meno raro. Per gestirlo, dobbiamo avere un approccio articolato e muoverci, con ampio anticipo, non appena abbiamo l'avvisaglia che per un determinato medicinale si prospettino problemi di fornitura. 

Quanti sono i farmaci che "gestite" ogni anno?
Si parla di svariate migliaia di medicinali. Ci situiamo tra i primi 10 ospedali a livello svizzero per quantità di farmaci movimentati. Le riserve vanno gestite in modo oculato, anche per evitare sprechi. Abbiamo quattro ospedali acuti, e varie altre strutture sul territorio. Tutto va ponderato. 

Sul sito della Confederazione si parla della scarsità di un medicinale che serve per contrastare gli shock anafilattici dovuti a punture di insetti o altro. È un problema anche per l'EOC?

No, questa è una difficoltà inerente soprattutto le farmacie. Noi, da questo punto di vista, siamo coperti. 

Quali sono, allora, i farmaci che più scarseggiano negli ospedali ticinesi?

Dipende dal periodo. Di recente abbiamo avuto problemi nel reperire un determinato tipo di anticoagulante. Ci sono state difficoltà anche per un antibiotico. E questo a livello mondiale, perché l'azienda che ne fabbrica il principio attivo è esplosa.

Quanto vi è utile la piattaforma online messa a disposizione dalla Confederazione?

Avere una buona rete di contatti tra strutture sanitare è fondamentale. In alcune circostanze, tuttavia, è inevitabile cercare di reperire il farmaco all'estero. 

Quanto vi pesa questa situazione?
Non è piacevole e richiede un impegno di risorse per far sì che i clinici, e quindi i pazienti, possano sempre disporre del medicamento più adeguato. È una questione che non riguarda solo noi. Purtroppo vale per tutte le strutture sanitarie svizzere. 

Perché si è arrivati a questo punto?

È un trend multifattoriale in cui i processi di razionalizzazione giocano verosimilmente un ruolo. Non ci sono risposte univoche a questa domanda. 

All'uomo della strada verrebbe da pensare che, dietro al fenomeno, ci possano essere strategie di marketing da parte delle case farmaceutiche. Si riduce l'immissione di un farmaco sul mercato, per aumentarne il prezzo, o per spingerne altri... 

È un quesito lecito, che andrebbe girato alle case farmaceutiche. 

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COMMENTI
 

santo 5 anni fa su tio
semplicissimo: basta aprire al rimborso dei medicinali acquistati all'estero. ci guadagnerebbero tutti!!!!!

KilBill65 5 anni fa su tio
Ci sara' sicuro dietro una strategia per mettercela in quel posto!!....Un prossimo aumento dei costi dei farmaci? sicuramente altra stangata delle casse malati?.....Per me si mettono d' accordo in nostra insaputa!!.....Tanto la gente paga!!!.....E i politici guardano......

87 5 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
Le case farmaceutiche pensano ad una sola cosa: rifilarci quante più supposte possibile per aumentare i propri guadagni.

casi89 5 anni fa su tio
con i politici che dormono,questo problema non si risolvera mai.dai datevi da fare e subito.

roma 5 anni fa su tio
...terribile giocare così sulla pelle dei malati. Il solito atavico "sa po fa nagot"?

francox 5 anni fa su tio
A quanto pare è un sistema che usano anche i grossi spacciatori. Ma in che schifo di sistema sanitario ci siamo cacciati?

Equalizer 5 anni fa su tio
Risposta a francox
In questo caso non è il sistema sanitario che fa schifo, bensì la strategia aziendale delle case produttrici che è anti etica, ma la parola etica in quel settore non esiste, esiste la parola redditività, massima redditività, se leggevi l'articolo di ieri con i piagnistei del CEO Novartis, l'unica cosa che ti viene è di augurargli di cadere in un tombino a testa in giù.

francox 5 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Hai ragione in parte, il sistema sanitario è fratello della farmaceutiche. Basterebbe minacciarli di smettere di ingrassarli come maiali ma nessuno lo fa. Molti hanno un piede in due scarpe.
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