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CENTOVALLI«Ecco perché le funivie sono così sicure»

30.08.18 - 08:41
Il Comune lancia un “brainstorming” per i nuovi impianti di Costa e Rasa. L’ingegnere Reto Canale, consulente tecnico del progetto, parla di durata e rigide norme di sicurezza
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Funivia Verdasio - Rasa
Funivia Verdasio - Rasa
«Ecco perché le funivie sono così sicure»
Il Comune lancia un “brainstorming” per i nuovi impianti di Costa e Rasa. L’ingegnere Reto Canale, consulente tecnico del progetto, parla di durata e rigide norme di sicurezza

CENTOVALLI - Un “brainstorming”, un “pensatoio” dove residenti, cittadini e turisti possono proporre idee (anche le più originali), richieste o desideri per il progetto di rinnovo di due funivie, la Intragna-Costa-Pila e la Verdasio-Rasa. È un metodo solo all’apparenza “giocoso” quello adottato dal Comune che punta innanzitutto a mantenere abitate le sue frazioni di montagna. «Prima di progettare è importante conoscere tutte le esigenze di una nuova installazione» spiega il consulente tecnico ingaggiato dal Comune e dal Cantone, l’ingegner Reto Canale, uno dei massimi esperti per gli impianti di risalita in Svizzera e autore di una funivia importante, quella panoramica sullo Stanserhorn. La “Cabrio”, nel canton Nidvaldo, è una sua creazione e mostra molto bene il concetto di funivia moderna. La cabina, in grado di trasportare in vetta una sessantina di persone, è concepita per immergere al massimo il passeggero nel panorama. I cavi posti lateralmente consentono il doppio livello, con uno spazio aperto sul tetto della cabina. «La valutazione dei bisogni condiziona il risultato. Il viaggio stesso diventa un’esperienza che rientra nella filosofia del progetto» spiega l’ingegnere. Progetto e proposte giunte saranno discusse in una serata il prossimo 11 ottobre al Museo di Intragna.

Il risultato è naturalmente sempre condizionato dal budget a disposizione, nel caso dei due impianti di Intragna e Verdasio il Cantone che supporta interamente l’investimento ha stanziato 11,7 milioni di franchi. Da qui anche la sfida di realizzare, con una cifra più contenuta, qualcosa di bello e innovativo. L’obiettivo principale, come spiega Axel Benzonelli, segretario comunale di Centovalli, resta quello di poter continuare a vivere nelle frazioni di montagna, con un effetto positivo anche per il turismo. La località di Rasa merita di essere visitata, non fosse altro che quest’anno ha raggiunto la finale per il più bel villaggio della Svizzera. E raggiungerla in funivia resta la via più comoda, per chi non ama i ripidi sentieri. Funivia che, rispetto all’elicottero, vanta numerosi atout (il costo, la possibilità di viaggiare di notte e col maltempo, la silenziosità…). «Potrebbe diventare un gioiellino sulla fune» dice  Ottavio Guerra, il sindaco di Centovalli. Molla del progetto, continua Guerra, «la scadenza nel 2017 della concessione federale per gli impianti, in particolare la Verdasio-Rasa. Con il coinvolgimento di Fart e Cantone, e in particolare l’impegno del direttore del Territorio Claudio Zali, è nata la convenzione per la gestione futura. Oggi il Cantone copre gli eventuali deficit annui, un impegno che passerà al Comune che diventerà proprietario e gestore dei nuovi impianti. Ma siamo convinti che se lavoreremo bene, creando un pacchetto con Centovallina e sentieri, perdite non ce ne saranno».

La necessità di rinnovare gli impianti nelle Centovalli dipende anche dal fatto che, dal punto di vista economico, la sostituzione risulta più sensata di un risanamento. «I nuovi impianti - spiega l’ingegner Reto Canale - hanno in media una durata di vita di almeno 25 anni. Piloni e stazioni hanno durata più lunga, seguono la meccanica e, più breve, l’elettronica». Dici funivia e pensi anche alla resistenza delle “cordine”: «Ci sono cavi in acciaio, soprattutto quelli portanti, che hanno una durata di 30-40 anni. Leggermente più corta quella dei cavi trainanti, 20-30 anni». Ma il rischio rottura in pratica non esiste: «Per la sicurezza ci sono ispezioni effettuate con una periodicità che azzera i rischi di rottura. Le ispezioni permettono di intervenire subito se ci fosse necessità di cambiare il cavo». Più in generale il processo di mantenimento degli impianti esistenti non conosce sosta. È una macchina che dal 2007 sottostà a un’unica legge federale, spiega Canale, che nella sua carriera è stato per una decina di anni direttore del concordato intercantonale che vigila sulla sicurezza delle installazioni autorizzate dai Cantoni. Per impianti fino a 8 passeggeri sono infatti le autorità cantonali a concedere permessi e verificare la sicurezza. Oltre questa capacità il testimone passa all’Ufficio federale dei trasporti, dunque Berna. La gestione della sicurezza, spiega Canale, «è la stessa per gli impianti di competenza cantonale e federale. E il livello è molto, molto alto. Anche per questo non ci sono incidenti».

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COMMENTI
 

DaMaPo 5 anni fa su tio
Niente di stratosferico o eclatante, norme di sicurezza alla quale sono assoggettati tutti gli impianti a fune adibiti al trasporto di persone...
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