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CAMPIONE D'ITALIACasinò di Campione: «Soluzioni svizzere? Solo conflitto d'interesse»

18.08.18 - 10:29
Il SLC CGIL vuole la riapertura della casa da gioco, e allontana le ipotesi di privatizzazione
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Casinò di Campione: «Soluzioni svizzere? Solo conflitto d'interesse»
Il SLC CGIL vuole la riapertura della casa da gioco, e allontana le ipotesi di privatizzazione

CAMPIONE D’ITALIA - Il Sindacato lavoratori della comunicazione (SLC CGIL) non usa mezzi termini per descrivere la situazione economica e sociale dell’enclave, e vede come unica soluzione la riapertura in tempi brevi della casa da gioco: «L’unica soluzione vera per l’intera comunità è la riapertura del Casinò». Si dice pertanto fortemente contrario alle ipotesi di privatizzazione.

Colpe - Per il sindacato la responsabilità della situazione attuale è da imputare alla «politica locale passata e recente», e confida nel lavoro della Magistratura.

Tuttavia il sindacato descrive una situazione di «silenzio assordante di chi ha gli strumenti per correggere una situazione drammatica, spesso troppo occupati al rilascio di interviste su chi debba o non debba fare passi indietro, e non interviene per salvaguardare la dignità dei lavoratori ricreando le condizioni per la riapertura. Il silenzio è percepito dai lavoratori come un ritardo e disinteresse per una comunità che molto ha dato e nulla ha chiesto da quando il Casinò è stato fondato».

Proposte «strampalate» - Il sindacato inoltre ritiene che l’assenza di un preciso indirizzo politico di Governo stia diventando oggetto di strumentalizzazione per «coloro che si lanciano in proposte senza fondamento se non addirittura strampalate».

«Le soluzioni svizzere? Conflitto d’interesse» - Il sindacato non ha apprezzato le proposte venute «dall’estero», perché basate sul «conflitto d’interesse». Accusa il Ticino di «giovare» della chiusura del Casinò di Campione, data la presenza di altre «due case da gioco» sul suolo ticinese: «Lugano e Mendrisio», dimenticandosi di citare anche quello di Locarno.

Richieste - Il sindacato chiede pertanto una nomina di uno o più commissari in capo al Ministero degli Interni, così da favorire l’avvio dell’esercizio provvisorio della casa da gioco. In un’ottica di prospettiva e di gioco controllato, il sindacato chiede di affidare la concessione alla Regione Lombardia, onde poter procedere presso la Curatela e il Tribunale di Como alla richiesta formale di avvio dell’attività dell’esercizio provvisorio.

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COMMENTI
 

ilsapp 5 anni fa su tio
Italia che vai....paese che trovi..........praticamente fallita!

RV50 5 anni fa su tio
Possibile che la colpa é sempre degli altri? un comune che non sa mantenere i suoi impiegati è da schifo si esigano immediatamente le dimissioni del sindaco ; anche se ormai la frittata è fatta. Se non ho letto male alcuni giorni scorsi si è parlato che Maroggia accoglierà i bambini nelle sue scuole ; certo una bella iniziativa ma chi pagherà per il lavoro svolto dagli impiegati del comune ? Io mi ricordo che in tempi passati " 30 40 anni fa " i signori del casinò che tra l'altro ne ho conosciuti svariati facevano una vita da nababbi e se la tiravano ora mi dispiace per loro cerchino un'altro lavoro. E poi ci pensi l' la loro Nazione a risolvere i loro problemi e a pagare i debiti che hanno con il nostro cantone io come tutti voi paghiamo le tasse e di beneficenza ne abbiamo fatta abbastanza .

Biagio 5 anni fa su tio
Ma è mai possibile che pochissimi campionesi danno o fanno mea culpa con la politica locale?

roma 5 anni fa su tio
Puah ah ah ah ah, adesso è colpa del Ticino se loro sono dei falliti. Il Ticino si impegni da lunedì mattina all'apertura degli uffici governativi a esigere i soldi che Campione deve per i servizi che non sono stati ancora saldati oppure che tali servizi vengano immediatamente sospesi così, per esempio a portare via il "rutto" ci pensa il sindaco fallito...altro che accusare il Ticino di «giovare» della chiusura del Casinò di Campione.

Cristal87 5 anni fa su tio
Quanta gente che scrive commenti senza nemmeno sapere come stanno le cose realmente ...

seo56 5 anni fa su tio
Risposta a Cristal87
Tranquillo so di cosa parlo!!!

Equalizer 5 anni fa su tio
Tutti uguali, pensano che riaprire un Casinò sia come sia come accendere una lampadina.

Danny50 5 anni fa su tio
Conflitto d’interesse ? Vero, ma per Campione che ha (aveva) un casinó su suolo praticamente svizzero, incassando per decenni a favore dell’Italia.

seo56 5 anni fa su tio
Casa da gioco vuol dire “magna.. magna”, stipendi da direttore di banca e fare un ca@@o! I campionesi non vogliono “LAVORERE” ma guadagnare soldi a palate. Vergogna!!!!

Cristal87 5 anni fa su tio
Risposta a seo56
Scusa ??? Soldi a palate ??? ??????, se non sai molte volte sarebbe meglio non scrivere certi commenti , vergogna è il tuo messaggio scritto da una persona con immagino un alto quoziente intellettivo ????????

ziopecora 5 anni fa su tio
Risposta a seo56
esattamente. Lavoro tutto sommato leggerino, buone mance e stipendio che in confronto a quelli italiani -Campione è pur sempre Italia- da sogno. Mettersi veramente a lavorare sarebbe un'eventualità da tenere il più lontano possibile.

seo56 5 anni fa su tio
Risposta a Cristal87
So di cosa parlo perché ho alcuni amici e diversi conoscenti che lavorano al Casinò!!!

Cristal87 5 anni fa su tio
Risposta a seo56
Io al casinò ci lavoravo da più di 10 anni , e non credo che uno stipendio di circa 4000 fr mensili sia uno stipendio da direttore di banca , una volta sicuramente gli stipendi saranno stati decisamente più alti , ma ti posso assicurare che non è più così da molto tempo
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