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CANTONEBodio e Osogna sono «ideali» per i militari

17.08.18 - 13:31
Le installazioni della protezione civile ospiteranno i circa 180 militari della compagnia circolazione 47/6, e altre unità dell’esercito durante i corsi di ripetizione
TiPress - foto d'archivio
Bodio e Osogna sono «ideali» per i militari
Le installazioni della protezione civile ospiteranno i circa 180 militari della compagnia circolazione 47/6, e altre unità dell’esercito durante i corsi di ripetizione

BODIO - La convivenza fra gli abitanti e i militari in Bassa Leventina e Riviera continuerà. È quanto ha deciso l’Esercito svizzero, secondo cui Bodio e Osogna sono «esempi» della «decennale proficua collaborazione» dei cittadini con l’esercito.

Dal. 1 gennaio 2018 è operativo il progetto di riorganizzazione dell’Esercito svizzero, che prevede cambiamenti “sostanziali” nell’attribuzione degli stazionamenti militari.

In Ticino tutte le piazze d’armi sono state confermate e sono stati stanziati dei crediti per l’ammodernamento del centro logistico del Monte Ceneri e la ristrutturazione della caserma di Isone. Con la ristrutturazione della caserma di Isone, il centro d‘istruzione forze speciali si è trasferito provvisoriamente alla piazza d’armi del Monte Ceneri. Di conseguenza, per le truppe della circolazione - già ubicate al Monte Ceneri - è stato necessario trovare uno stazionamento sostitutivo.

Le installazioni della protezione civile di Bodio e di Osogna ospiteranno i circa 180 militari della compagnia circolazione 47/6, e, fra una scuola reclute e l’altra, altre unità dell’esercito durante gli annuali corsi di ripetizione.

Gli spazi a disposizione della truppa sono stati presentati questa mattina dal colonnello Moreno Monticelli, comandante dell’ufficio di coordinamento 3, e da Stefano Imelli e Raffaele De Rosa, sindaci di Bodio e Riviera. I rappresentanti dell’esercito hanno ringraziato le due località e i loro cittadini per la collaborazione, d’altro canto i sindaci hanno sottolineato l’importanza dei benefici della presenza della truppa. Secondo i dati dell’ufficio di coordinamento 3, infatti, nel 2017 gli oltre 300'000 pernottamenti militari in Ticino hanno fornito un indotto di circa 6.5 milioni di franchi, principalmente dovuto ad acquisti presso fornitori locali, utilizzo delle infrastrutture comunali, e spese dei militi durante le libere uscite.

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