Ci lasciamo alle spalle sedici giorni con una media delle temperature massime oltre i 32 gradi. La parola al meteorologo
LUGANO - Al Sud delle Alpi abbiamo appena superato un'ondata di calore di ben sedici giorni. Poco più di due settimane, in cui l'allerta canicola ha toccato pure il livello 4. Si tratta del terzo periodo più caldo dall'inizio delle misurazioni nel 1935, con una media delle temperature massime oltre i 32 gradi. Non solo: nel corso dell'estate sono già state registrate sedici notti tropicali, quindi con temperature minime superiori ai venti gradi. Sull'altro versante delle Alpi non è andata meglio: al Nord la canicola è durata dieci giorni. «E in futuro le ondate di calore saranno sempre più frequenti, anche se non saranno sempre infranti dei record» afferma Luca Panziera di MeteoSvizzera. «Per questo secolo – continua – la tendenza è ormai segnata».
Insomma, MeteoSvizzera lo ribadisce: è un ulteriore segnale legato al cambiamento climatico. «Il cambiamento non si associa a un momento particolare, ma a una ripetizione sistematica di un evento». In questo caso si tratta appunto del ripresentarsi delle ondate di calore, con cui abbiamo a più riprese fatto i conti soltanto negli ultimi decenni. I dati di MeteoSvizzera indicano un periodo di temperature elevate anche negli anni Quaranta (il quarto più caldo). Ma all'epoca «si trattava di un evento singolo». E per quanto riguarda le ondate di gelo nei periodi invernali? «In realtà anche la stagione fredda sta diventando più calda, senza escludere singoli episodi di gelo».
Per la nostra regione, nel futuro si prevede una tropicalizzazione. «Assisteremo a un aumento delle temperature medie, mentre le precipitazioni saranno più intense e concetrate nell'arco di poche ore» conclude il meteorologo.