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CAMPIONE D'ITALIA «Campione non può morire: presenteremo un piano di risanamento»

03.08.18 - 16:59
Il sindaco Salmoiraghi presenta le mosse per un paese in dissesto e... in subbuglio. Si parla di un importante ridimensionamento del personale
Ti Press/lettore tio.ch
«Campione non può morire: presenteremo un piano di risanamento»
Il sindaco Salmoiraghi presenta le mosse per un paese in dissesto e... in subbuglio. Si parla di un importante ridimensionamento del personale

CAMPIONE D'ITALIA - «Presenteremo un piano al Ministero con una proposta di risanamento». Di fronte a un paese letteralmente per strada, e centinaia di cittadini assembrati davanti al Municipio, oggi pomeriggio il sindaco Roberto Salmoiraghi ha spiegato le prossime mosse per salvare il Comune in dissesto. Con il fallimento della casa da gioco, è un uno-due che ha mandato al tappeto 500 famiglie.

La legge impone a Campione, «che non ha più una lira in cassa», di tagliare sui dipendenti in ragione di un posto ogni 150 abitanti. Ed è su questo punto che chiede di negoziare il sindaco. Oggi il Comune ha 102 dipendenti, significherebbe crollare a una ventina. «Inimmaginabile per tutti i servizi attuali. Chiediamo alla politica soluzioni eque e tagli giusti», ha detto Salmoiraghi. «Da sei mesi i dipendenti comunali non percepiscono lo stipendio. La situazione è disperata e c’è grande solidarietà verso di loro». Campione, ha aggiunto, non sarà più come prima, ma non può essere lasciato morire. «La chiusura della casa da gioco è un disastro dalle conseguenze ancora oggi inimmaginabili. Il Casinò deve poter riaprire al più presto perché ogni giorno di chiusura vanno persi 200-300mila franchi».

Salmoiraghi: «Nessun passo indietro» - Dopo il fallimento del Casinò sono saltati anche gli incontri fissati a Roma col Ministero. Da qui la richiesta di riallacciare il dialogo attraverso la proposta “campionese” di risanamento light. Non parla di licenziamenti Salmoiraghi ma di messa in mobilità. «Non si può immaginare che un intero paese venga cancellato dalla carta geografica». E sulle colpe dell’attuale situazione? «Noi siamo insediati da un anno. Abbiamo solamente pagato per tamponare i debiti che abbiamo trovato. Io fare un passo indietro? Semmai è il momento di farne uno in avanti».

Campionesi inferociti - Oltre alla mossa politica del piano, la municipalità ha incaricato i suoi legali di seguire anche la strada del reclamo alla corte d’appello per riaprire il discorso dopo che il commissario non ha firmato l’accordo. Il presente dell’enclave è fatto anche di debiti con la realtà circostante. Il sindaco ha ringraziato il Ticino per la solidarietà e la pazienza. Pazienza che però sembrano aver esaurito i campionesi. Nei bar i commenti virano all’inferocito e la gente si chiede chi verrà messo in mobilità: «Non ha avuto coraggio di scendere in strada a parlarci» dice una donna. L’impressione che "rien ne va plus" è forte.

 

 

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COMMENTI
 

centauro 5 anni fa su tio
Speriamo solamente che non rimanga uno scatolone vuoto e improduttivo!!!!!

sedelin 5 anni fa su tio
1958 abitanti e un casinò degno di una metropoli (orrendo e deturpante signor Botta!) : il fallimento era prevedibile! Mio padre diceva: "bisogna fare il passo secondo la gamba" invece di strafare oltre le proprie possibilità.

centauro 5 anni fa su tio
La mia piena solidarietà per i dipendenti che, si spera momentaneamente, hanno perso il lavoro e il mio disprezzo per coloro che si sono divisi e mangiati le fette delle torta di capitale dei guadagni della casa di gioco........per coloro che criticano le forme e dimensioni del casinò propongo di fare una considerazione riguardo gli interventi edilizi invasivi nel luganese, dove sono cresciuti palazzoni che di bello poco hanno!!!! a voi i commenti......

cle72 5 anni fa su tio
Risposta a centauro
Io sono uno di quelli....Sono in accordo con te è vero anche a Lugano si è costruito in malo modo, ma il casinò di campione ha superato ogni limite della decenza oltre purtroppo essersi trasformato in una cattedrale nel deserto con quanto successo ora. Chissà in quanti rimpiangono il vecchio casinò piccolo ma vuoi mettere il suo fascino e la sua storia...

cle72 5 anni fa su tio
Forse sbaglio a dire quanto segue, non conoscendo le cause che hanno portato a questo. Forse tempo in dietro si é sbagliata la scelta di costruire un nuovo casinò dalle dimensioni esagerate che non ha nulla di bello e soprattutto ha deturbato tutto il paese con la sua volumetria imponente. Campione d`Italia non ha più nulla di bello grazie a questo monumento esagerato.

gigipippa 5 anni fa su tio
Oramai siamo nell`era dei brozzoni! Per risparmiare licenzieranno il personale addetto alle manutenzioni e pulizie.

Equalizer 5 anni fa su tio
Dai, ci compriamo Campione per 1 franco e lo trasformiamo nella Macao del Ceresio con tutti gli eccessi possibili, e per non sbagliare dal nuovo territorio bandiamo ogni partito di sinistra e verde

Biagio 5 anni fa su tio
Una domanda, chi sono i responsabili? Che stato qualche...? Ma fino a qualche mese fa non diceva che era tutto ok?

navy 5 anni fa su tio
La crisi è oramai una realtà mondiale. I giochi e giochetti tipo Monopoly da casinò sono una realtà finita e fallimentare. Andavano fintanto che giravano soldi. Puliti e non. Pertanto, che un’intera cittadina vuole basare il proprio esistere su questo è a dir poco illusione pura. C’è da chiedersi se sindaco e cittadini non si siano bevuti il cervello causa il caldo...... La dismisura dell’edificio è, di suo, una vergogna! Può così trovare giustificazioni il milionario architetto Botta.... “ho fatto quanto mi è stato chiesto...” Proporzioni sproporzionate....per non dire altro.

Momos 5 anni fa su tio
La dieta... finanziaria e fisica... dovrebbe farla il sindaco Salmoiraghi. Che coraggio a presentarsi in pubblico... e soprattutto a non dimettersi, che gente... VERGOGNA! Povero Campione d'Italia in che mani sei finito!!! Poveri lavoratori...

rojo22 5 anni fa su tio
Risposta a Momos
Poveri??? Guarda che lo hanno eletto loro... non è che Lugano stia molto meglio, il fallimento dovuto alla guida Giudici è stato evitato per un soffio...
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