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CANTONEObbligati ad andarsene: meno casi in Ticino

01.08.18 - 20:05
Frena la "scure" dell'Ufficio della migrazione: le decisioni negative sui permessi B sono calate progressivamente, negli ultimi tre anni
tipress
Obbligati ad andarsene: meno casi in Ticino
Frena la "scure" dell'Ufficio della migrazione: le decisioni negative sui permessi B sono calate progressivamente, negli ultimi tre anni

BELLINZONA - I casi eclatanti non mancano mai. Come quello di Antonio Pereira, portoghese residente a Locarno, che di recente si è visto intimare di lasciare la Svizzera dopo 23 passati nel nostro paese.

Polemiche a parte, però, la “scure” del Cantone sui permessi di soggiorno si sta progressivamente allentando. Lo dicono i dati forniti a tio.ch/20minuti dalla Sezione della popolazione. Negli ultimi tre anni gli ordini di partenza dal Ticino sono calati in modo costante.

«I numeri non comprendono però le decisioni di espulsione per motivi penali, decretati dalle autorità competenti» spiegano dall'Ufficio della migrazione. Detto ciò, il picco di decisioni negative sui permessi B è stato nel 2015: quasi 400 casi tra revoche, mancati rinnovi o mancati rilasci. Da lì in poi il calo è stato progressivo.

I permessi B revocati, negati o non rinnovati: 

annon. decisioni
2015399
2016363
2017319
giugno 2018140

Nei primi cinque mesi di quest'anno i casi sono stati 140. Il tutto a fronte di un'immigrazione stabile. Allo stesso tempo, anche i ricorsi al Consiglio di Stato contro i “fogli di via” sono diminuiti nei tre anni (da 592 a 444: ma riguardano anche altri tipi di permessi). Se non altro, il risparmio di scartoffie e inchiostro non è da poco.

 

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