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King Sfera fa il botto sotto i castelli

BELLINZONAKing Sfera fa il botto sotto i castelli

01.08.18 - 07:55
Il concerto del trapper milanese in Piazza del Sole è stato un successo (alla faccia della canicola) e ha fatto divertire giovani e meno giovani
Tio.ch/20Minuti Davide Giordano
King Sfera fa il botto sotto i castelli
Il concerto del trapper milanese in Piazza del Sole è stato un successo (alla faccia della canicola) e ha fatto divertire giovani e meno giovani

BELLINZONA - La trap, questo fenomeno musicale che separa in maniera netta: o lo ami o lo odi. E più vicino al millennio sei nato, e più è probabile che ti piaccia (e pure da morire).

Tutti in piazza per Sfera - E non stupisce quindi ritrovare ieri sera una Piazza del Sole di Bellinzona presa d’assalto da giovani e giovanissimi - alcuni accompagnati da mamma e/o papà - per il live di Sfera Ebbasta.

L’artista del momento - Il 25enne trapper meneghino è probabilmente la personalità più in vista nella scena italiana e i suoi singoli hanno largamente dominato le classifiche di streaming (e non solo) del vicino Stivalone.

“Cupido”, la conoscete? - Insomma, se avete sentito una canzone trap sparata fuori da un altoparlante bluetooth infilato nello zaino di un/a teenager, la probabilità che si trattasse delle sue “Cupido”, “Sciroppo” o “Rockstar” è veramente molto elevata.

«Le rockstar oggi siamo noi» - «Lo so che non faccio rock e non suono la chitarra e tutte quelle cose lì», ci aveva confidato a febbraio a ridosso di un gremitissimo instore al Centro Lugano Sud di Grancia, «ma la faccenda della rockstar la uso per definire lo stile di vita fatto di soldi ed eccessi che oggi fanno solo i trapper e i rapper».

Diversamente rock - Come a dargli ragione, il popolo di Piazza del Sole, a suo modo, rock lo è assai: dall’abbigliamento fra l’indie e lo stiloso d'assalto, tatuaggi a iosa (questi nei più grandicelli) e una gran voglia diffusa di vedersi un concerto dal vivo.

Ore al caldo ad aspettare - Il pubblico di Bellinzona è in effetti caldissimo, sono in molti accalcati alla balaustra sin dal pomeriggio (e alla faccia della canicola) a chiamare in coro «Sfera, sfera!» ben prima che sia ora dello spettacolo.

«Bellinzona, su le mani al cielo» - Ad aprire le danze è il rapper di casa AleRoy con un gruppo di indiavolati compari, accolti calorosamente dai presenti. Per lui una ventina abbondante di minuti e poi l’abbraccio (a suon di selfie) dei suoi concittadini. Accorata la chiusura: «Grazie Bélli, qualcosa sta cambiando».

Alla fine arriva Sfera - Urla e cellulari su: è il turno di Sfera, sul palco dopo una breve introduzione a suon di medley, messa dal suo dj Junior K, il trapper si muove e balla fra due simboli di €uro e $ollaro proiezioni e giochi di luci.

A sorpresa sul palco c’è Guè - Una scaletta, che scorre via liscia ed è ritmata come una playlist di Spotify. Fra le uscite più notevoli della prima parte “Bancomat” e poi i due feat. “Scooteroni” e “Lamborghini” cantate (a sorpresa) con Guè Pequeno.

Con “Sciroppo” è il delirio - Poi verso la metà del concerto cominciano ad apparire i pezzi più amati e i singoloni come la hit dei Capo Plaza “Tesla” e soprattutto “Sciroppo” che fa esplodere la piazza. Spassoso, invece un altro feat., “Machika”, con lancio di palloni colorati sul pubblico.

Una passione trasversale - Una cosa che ci ha particolarmente stupito e ci è piaciuta: a ballare, cantare e filmare il concerto sono stati tanto i ragazzi e le ragazze quanto i papà e le mamme (e qualcuno era proprio scatenato).

Viva la ribellione soft? - E viene da pensare che Sfera, con la sua attitudine ribelle - ma che alla fine si capisce che è un po’ una finta - risulta essere più un personaggio più di unione che di rottura. In grado di regalare una bella e memorabile serata a grandi e piccini.

Foto e video Davide Giordano

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