Ingenuità e superficialità dietro alla storia di Maria Luce Romitti. Dopo lo sfratto, è rimasta senza casa: «Ho tempo pochi giorni per trovare una sistemazione. Poi sarò in strada»
LUGANO – «Se non trovo una sistemazione entro pochi giorni, finirò in strada». Maria Luce Romitti è una donna del Luganese. È appena stata sfrattata dal suo appartamento, al termine di una lunga diatriba contraddistinta da ingenuità e superficialità. Il braccio di ferro con il suo padrone di casa prima, e con l'immobiliare poi, si è concluso male. Malissimo. «Io, mio marito e i miei cani dobbiamo andarcene nel giro di pochi giorni. Lo ha detto l'ufficio di conciliazione. Siamo disperati».
L'alba degli screzi – In realtà, Maria Luce non è esente da colpe. La sua è una vicenda emblematica, che dimostra come alcuni aspetti legati ai doveri dell'inquilino possano prendere davvero una brutta piega, se sottovalutati. Tutto inizia qualche anno fa, con una serie di riparazioni da effettuare nella sua abitazione. «Mi sono rivolta di mia spontanea volontà a ditte che conoscevo, tra cui una italiana. Senza consultare il padrone di casa».
Pagamento sospeso – Errore fatale perché il proprietario dell'immobile, di conseguenza, deciderà di non coprire le spese. «A un certo punto, io, per una questione di principio, sospendo il pagamento della pigione». Le tensioni aumentano. Subentra anche l'immobiliare. E, dopo una serie di batti e ribatti, si finisce davanti al pretore.
Bacchettata dalle autorità – L'ultimo atto, negli scorsi giorni. Maria Luce e la sua "famiglia" devono andarsene. Praticamente subito. Alla donna viene rimproverato il fatto di avere aspettato troppo e di non essersi preoccupata di trovare soluzioni alternative. «Avremmo trovato un appartamento. Però è disponibile solo dal primo di novembre».
Una coppia che non ha problemi economici – La Città di Lugano ha consigliato a Maria Luce di rivolgersi ai servizi sociali. «Ma in quel caso, so che mi costringeranno a separarmi dai miei cani. Non voglio. Loro sono come dei figli per me». Ecco dunque l'appello della donna. «Se qualcuno ha una soluzione, si faccia avanti. Non abbiamo problemi economici. Possiamo permetterci di pagare un affitto medio. Qualcuno ci aiuti».