Il Consiglio di Stato ha parzialmente accolto la richiesta del Dipartimento di Gobbi. La riduzione media del 2019 riguarderà i veicoli immatricolati in Ticino
BELLINZONA - Chi possiede un veicolo immatricolato in Ticino riceverà per il 2019 una riduzione media del 5% sull'imposta di circolazione. È quanto comunica oggi il Consiglio di Stato che – accogliendo parzialmente la proposta del Dipartimento delle istituzioni – ha deciso di modificare il preventivo 2019 del Cantone, riducendo di cinque milioni di franchi il previsto ricavo dell’imposta di circolazione. La correzione «è destinata a rimanere in vigore in modo duraturo nei prossimi anni».
Restituire gli importi pagati in eccesso - Dopo che la Camera di diritto tributario del Tribunale d’appello aveva parzialmente accolto tre ricorsi contro le imposte di circolazione per gli anni 2017 e 2018, il Dipartimento delle istituzioni aveva proposto al Consiglio di Stato di restituire gli importi versati in eccesso non solo ai ricorrenti, ma a tutti gli automobilisti ticinesi confrontati con lo stesso problema. Nella seduta della scorsa settimana – dedicata all’analisi di alcuni dossier finanziari – il Consiglio di Stato ha analizzato nel dettaglio la questione, e ha deciso di dare seguito parzialmente alla richiesta del Dipartimento.
Quasi il 5% in meno - Dopo avere analizzato le possibili modalità di restituzione, il Governo ha deciso di ridurre di cinque milioni di franchi l’importo totale prelevato ogni anno tramite l’imposta di circolazione delle automobili. La decisione è stata presa « per garantire la stabilità a lungo termine delle finanze cantonali». A preventivo per il 2019 saranno quindi inseriti 107,5 milioni di franchi, al posto dei 112,5 milioni inizialmente previsti. Ne consegue che i detentori di veicoli immatricolati in Ticino riceveranno una riduzione media di quasi il 5% sull’importo dovuto per il 2019.
Decreto di legge e controprogetto - Il Consiglio di Stato sottolinea infine che la diminuzione di cinque milioni di franchi del prelievo sarà inserita nel Preventivo 2019 tramite un apposito decreto di legge; la modifica è inoltre destinata a confluire nel controprogetto – che sarà presentato nei prossimi mesi – del Consiglio di Stato alle due iniziative popolari pendenti che riguardano l’imposta di circolazione.