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CANTONE / ITALIAAffittano un appartamento che non c’è, truffata una famiglia ticinese

10.07.18 - 15:43
È successo a Fano. Avevano un appuntamento per la consegna delle chiavi, ma il proprietario non si è mai fatto vivo
Ti Press
Affittano un appartamento che non c’è, truffata una famiglia ticinese
È successo a Fano. Avevano un appuntamento per la consegna delle chiavi, ma il proprietario non si è mai fatto vivo

FANO - Prenotare un appartamento per le vacanze in internet, arrivare sul posto e scoprire che in realtà l’appartamento non esiste. È il terrore di molti vacanzieri, che per una famiglia ticinese si è tramutato in realtà. È successo a Fano, nota località balneare delle Marche.

La famiglia, come riporta oggi “il Resto del Carlino”, aveva appuntamento al civico 68 di via Dante Alighieri, dove avrebbe dovuto incontrarsi con il proprietario dell’appartamento affittato per trascorrere le vacanze con la moglie e la figlia disabile. L’uomo si era occupato personalmente della prenotazione: aveva visionato le foto della casa in internet, quindi aveva chiamato quello che si dichiarava essere il proprietario dell’alloggio messo in affitto per 600 euro a settimana, gli aveva bonificato la somma pattuita e aveva preso appuntamento per lo scambio delle chiavi. L’incontro era fissato per le 17 di domenica scorsa, ma alle 19 nessuno si era ancora fatto vivo e nessuno rispondeva al telefono.

I tre, su consiglio di alcuni passanti che evidentemente già avevano capito, si sono dunque rivolti alla Guardia di Finanza di Fano, che in pochi minuti ha raggiunto lo stabile in questione. Lo conoscevano bene perché non era la prima volta che un turista straniero chiamava per dire che il proprietario del loro appartamento per le vacanze non si era presentato all’appuntamento. Era ad esempio successo qualche settimane prima ad una turista spagnola.

L’intervento dei finanzieri non solo è stato prezioso per fugare ogni dubbio, e per denunciare il fatto, ma ha anche permesso alla famiglia di trovare un’altra sistemazione, in zona Lido, che rispecchiasse ugualmente le esigenze particolari della ragazzina disabile.

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