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CANTONE«Non ho fatto pressione sulla vittima»

09.07.18 - 11:18
La parola al 45enne accusato di atti sessuali con fanciulli per essersi masturbato con la vittima in una quarantina di occasioni
Ti Press
«Non ho fatto pressione sulla vittima»
La parola al 45enne accusato di atti sessuali con fanciulli per essersi masturbato con la vittima in una quarantina di occasioni

LUGANO - «Gli facevo regali, perché gli volevo bene». Si giustifica così il 45enne accusato di coazione sessuale nei confronti della vittima minore di sedici anni con cui si è masturbato in una quarantina di occasioni tra il 2016 e il 2017. L’imputato, patrocinato dall’avvocato Niccolò Giovanettina, non nega i fatti. Ma nega di aver esercitato pressione psicologica sul ragazzo.

Interrogato dal giudice Marco Villa sui motivi all’origine degli atti sessuali con la vittima, l’imputato afferma: «C’era affetto, siamo arrivati lì…» Per il 45enne non ci sarebbe stato, appunto, nessun genere di manipolazione, che comporterebbe la coazione.

Si parla anche di un’altra vittima, sempre minore di sedici anni, con cui avrebbe compiuto un un atto sessuale nel 2014. Per l’accusa, rappresentata dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli, il 45enne avrebbe infatti abbracciato il ragazzo da dietro, «strusciandosi contro il suo sedere». Ma l’imputato sostiene invece di avere «appoggiato le braccia sulle spalle del ragazzo», questo «senza uno scopo».

Pornografia anche fuori casa - Tornando alla prima vittima, in una quarantina di occasioni l’imputato avrebbe mostrato al minore dei video pornografici. Ma in una decina, avvenuti anche in un grande magazzino o a bordo di mezzi pubblici, la visione non sarebbe stata accompagnata da attività masturbatoria, come sostiene il 45enne.

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