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A processo un 45enne che deve rispondere di una quarantina di episodi avvenuti tra il 2016 e il 2017
LUGANO - Vestiti, monopattini, iPhone, scarpe e molto altro: aveva speso quasi diecimila franchi per ricoprire di regali un minore di sedici anni e conquistare la sua fiducia. E lo avrebbe quindi indotto a masturbarsi assieme a lui, guardando dei filmati erotici. Si tratta di un 45enne che da oggi compare davanti alla Corte delle Criminali di Lugano, presieduta dal giudice Marco Villa, per rispondere di una quarantina di episodi avvenuti tra il 2016 e il 2017. L’imputato, incensurato e difeso dall’avvocato Niccolò Giovanettina, è accusato di coazione sessuale, atti sessuali con fanciulli, pornografia, truffa, infrazione e contravvenzione alla legge federale sugli stupefacenti.
Come si evince dall’atto d’accusa, firmato dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli, il 45enne avrebbe rafforzato l’amicizia con la famiglia del minorenne, riuscendo a diventare il suo punto di riferimento. Al ragazzo avrebbe offerto anche sigarette elettroniche e marijuana.
Secondo la perizia psichiatrica della dottoressa Alessandra Canuto, l’imputato era capace di intendere e di volere. E quindi di valutare il carattere illecito degli atti che gli sono imputati.
Il reato di truffa è relativo alla mancata comunicazione alle autorità cantonali, dalle quali percepiva una rendita AI, di aver ricevuto una donazione.
