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LUGANO«Non vogliamo uno spazio culturale d'élite»

01.07.18 - 15:17
Il Centro sociale Il Molino prende posizione sul progetto della Città di trasformare l'ex macello in un'agorà della cultura popolare
Tipress
«Non vogliamo uno spazio culturale d'élite»
Il Centro sociale Il Molino prende posizione sul progetto della Città di trasformare l'ex macello in un'agorà della cultura popolare

LUGANO - Un’agorà della cultura popolare negli spazi dell’ex Macello di Lugano? «Potremmo quasi parlare di un progetto a prima vista accattivante», ma in verità si tratta della «tendenza di creare dei recinti omologati cultural-alternativi per cercare di negare e di spegnere le realtà conflittuali e autogestite sul territorio». È quanto sostiene il Centro sociale autogestito Il Molino in merito alla proposta di riconversione e valorizzazione del comparto di recente avanzata dall’Esecutivo cittadino.

Con un investimento di 26 milioni di franchi, la Città intende dare spazio a manifestazioni ed eventi multidisciplinari, coworking e costudying, ristorazione, caffè letterario, infopoint e ricezione. Oltre ad alloggi per studenti e turisti. Si tratterebbe, secondo il Municipio, di «un luogo aperto, un luogo fruibile da tutta la popolazione, per l’incontro, lo scambio di idee e la socialità». Ma non per il Centro sociale, che da oltre vent’anni in quegli spazi porta avanti un progetto, anche culturale. E in una presa di posizione parla della proposta cittadina come di «una pseudo fotocopia ufficiale, legalizzata e di haute gamme di quello che già avviene settimanalmente e gratuitamente o quasi, negli spazi del Molino».

Il Centro sociale si batte allora contro la trasformazione di una realtà già esistente in «un privilegio culturale d’élite, con prezzi non propriamente “culturali”, alloggi studenteschi da università semiprivata, caffè culturale radikal-chiccoso eccetera».

Un incontro per parlarne con le autorità? Il Centro sociale non ci sta più, a seguito degli «ultimi disastrosi incontri di due anni orsono». E conclude: «Qua siamo e qua resteremo». L’invito del Molino è dunque di «lottare e opporsi a questa visione della città dall’alto».

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COMMENTI
 

siska 5 anni fa su tio
...e aggiungo é inutile rimanere ancorati ad un luogo che é diventato logoro e strucido altrimenti si fa la fine di tutti quelli che la pensano come il campione o il fenomeno che vuole insegnare la vita agli altri e parlo del CdT lettera/aperta/macello. Io a questo signore lo farei lavorare duramente come ho lavorato in tutta la mia vita fino ad oggi che lavoro ancora giorno e a volte non dormo neppure la notte ad assistere chi ha bisogno di cure e di presenza costante.

vulpus 5 anni fa su tio
Siamo alla frutta con questa esperienza. Quando è nata c'erano nomi illustri, figli di politici di punta, per cui andavano assecondati. Oramai quei fanciulli sono quasi nonni, e chi ancora rivendica con parolone che vorrebbero dimostrare la propria cultura, ma solo parole straniere che sanno di nulla, si attacca ad uno status quò, in quanto via da lì, più nessuno li vorrà ospitare, e la pacchia terminerà di colpo.Agiscono a loro uso e consumo. Alla città han portato solo problemi. Ora i cittadini ne hanno piene le scatole. E quando anche la sinistra dimostra malcontento , il temporale si avvicina. Preparare valigie e ombrelli, sembra l'unico consiglio.

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Per me c'è un equivoco di fondo... i "ragazzi" non stanno occupando un bel niente... sono lì con il beneplacito de municipio... lo stesso che si fa con altre associazioni non a scopo di lucro di interesse per la popolazione... :-)))))

OCP 5 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Commento interessante se riesci a spiegare oggettivamente e seriamente quale interesse per la popolazione sono i "molinari".

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Risposta a OCP
Esattamente lo stesso interesse di molte associazioni... quello di chi lo frequenta... :-))))

OCP 5 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Ovviamente... quindi direi solo loro ;-)

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Risposta a OCP
Come molte associazioni... a beneficiarne sono i partecipanti... che c'è di strano?... d'altronde sono parte della popolazione, no?

sedelin 5 anni fa su tio
i molinari, se rispettassero la democrazia, entrerebbero in DIALOGO. ma loro preferiscono mettere un muro anziché un ponte, perciò sono dei perdenti in partenza. il resto, appena qui sotto, sono blablabla.

siska 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
..ah ah ah na sedelada d'acqua süüi tanti crapon da sedel che i gira dapartütt....mi una sedelada d'acqua a ga lù dai a quaidün tantu temp e leva béla fregià.

Cleofe 5 anni fa su tio
questi sono 20 anni che fanno i parassiti...altro che dialogo

ni_na 5 anni fa su tio
Risposta a Cleofe
Ma come si permette... Io definirei parassiti decisamente altri elementi della società, un indizio: portano giacca e cravatta.

siska 5 anni fa su tio
Risposta a Cleofe
No si sbaglia signora Cleofe, ma va benissimo se lei crede ancora a queste "cose" é affar suo ed é la sua opinione. Le rammento che i parassiti sono ben altre persone quelle che le "succhiano" o diciamo pure le calpestano i sacrifici del suo sudore che equivale al suo denaro che lei guadagna per se stessa e per la sua famiglia.

Cleofe 5 anni fa su tio
Risposta a siska
io la penso proprio cosi. Gente che occupa da 20 anni un edificio a sbaffo della cittadinanza, per me e' abuso. Parassitismo. Facciamo che vengo a casa sua per una decina d'anni senza pagare, poi vediamo se non la pensa come me. Tutti socialisti con il ...degli altri.

siska 5 anni fa su tio
Risposta a Cleofe
...si ho capito ed é il suo punto di vista ma le ripeto che a mio avviso il parassitismo vero e proprio sta tutto da un'altra parte mi creda. Ogni fine mese ci parassitano per pagare i premi di cassa malati con dentro gli stipendi di tutta una piramide di persone e se lei accetta tutto questo ( ci portano via una grande fetta del nostro salario e sudore), lo stato medesimo pieno di persone da salariare ci parassita e di conseguenza parassita anche sui poveri cittadini/e quelli che a malapena ci stanno dentro ecco cara signora Cleofe questi sono i veri parassiti ma il dramma che nessuno se ne accorge perché é sempre stato così e accettano a testa bassa. La politica medesima parassita chiedendo soldi quindi dove stanno i veri parassiti se vogliamo usare questa parole nel vero senso e significato?

ToMaTe_81 5 anni fa su tio
Risposta a ni_na
Certo ni_na hai ragione, Cleofe sei una maleducata. :-) Se quelli in giacca e cravatta sono i parassiti come definisci quelli che approfittano delle loro imposte, delle imposte di tante altre persone in t-shirt e jeans o tuta da lavoro che vanno a lavorare per mantenere la famiglia, faticano ad arrivare alla fine del mese, devono dare parte dei loro guadagni per mantenere un centro su suolo pubblico senza nemmeno possibilità di decidere se gli interessa o meno e devono sottostare alla loro "legge" senza poter proferire parola altrimenti guai?

siska 5 anni fa su tio
Risposta a ni_na
Gentile signora ni_na le do perfettamente ragione ottimo al 300%! soprattutto dediti a consumi di "cravatte"....ma nessuno dice niente.

ni_na 5 anni fa su tio
Risposta a ToMaTe_81
Era solo un indizio, se le persone fanno fatica ad arrivare a fine mese non è certo colpa di un luogo occupato che altrimenti sarebbe andato in rovina, ma di chi delle persone come me e te se ne frega altamente e continua a promuovere politiche dannose. Inutile farsi la guerra tra poveri.

ni_na 5 anni fa su tio
Come dice qualcuno nei commenti sotto, a Lugano manca la mentalità, si vede che si fa fatica a uscire dai confini di vetrine e salotti buoni. Ci sono persone stufe di stare in vetrina e ospiti dei salotti altrui. Tognola poi dichiara di non amare i salotti, fa davvero sorridere perché ha reso il Turba un circolo chiuso, dove tutti potenzialmente possono andare ma in pochi ne hanno voglia e i prezzi sono proibitivi. Sempre assurdo quindi che sia proprio lui a parlare anche di prezzi alti. Facile giudicare, facile dire "hanno rotto le scatole" oppure "che diritto hanno di..". Come ha ricordato bene la municipale di cui ora mi sfugge il nome, se il posto non fosse stato occupato probabilmente non esisterebbe nemmeno più. Inoltre: troppo facile confrontare con realtà di una natura completamente diversa, in città come Ginevra o Zurigo, oppure di Lugano, dove però gli spazi sono in affitto o di proprietà di amici e o parenti. (E anche questi vengono osteggiati, cosa assolutamente ingiusta.) Forse il dialogo è venuto a mancare dal momento che è stato escluso a priori ma cala dall'alto dopo che un progetto coi fiocchi è già stato preparato e definito. In ogni caso per quanto si sbuffi o si faccia fatica a immaginare che al molino esista una realtà culturale di valore (però poi si scopre che non chi parla così non c'è mai veramente andato) tenete bene a mente che chi ama il molino e lo spirito che lo anima c'è. Senza bisogno di essere anarchici o persone ai margini della società, come si cerca di dipingere chi lo frequenta. Persone normalissime amano e sostengono il Molino e le sue iniziative, anche se non per forza in tutto e per tutto quello che fa. I lati positivi di questo posto però non si possono dimenticare, mi dispiace, nonostante le dichiarazioni di certi personaggi inamidati che fanno solo i propri interessi e nonostante il silenzio di altre realtà che sostengono purtroppo solo tacitamente il luogo dove magari sono perfino cresciute.

siska 5 anni fa su tio
Risposta a ni_na
..eh ma questi signori che se la sono presa duramente con gli inquilini del ex-macello sono tutti signori e signore che vogliono darsi un'immagine ma é tutta gente legata stretta alla politica in salsa tutta ticinese e sono borghesi che credono che il mondo giri attorno a loro, ma a questi signori e signore dico una sola cosa: NON È COSÌ! Il mondo gira e questi si attaccano alle vetrine prendendo l'esempio di altre città, io le conosco le città da loro menzionate e non hanno neppure un millesimo di millesimo a confronto di Lugano che oggi la ritengo una brutta città, immaginate che a Locarno (a pochi kilometri da lugano) perlomeno la vive 4/5 mesi, città culturale conosciuta mondialmente e riceve ogni anno migliaia e migliaia di turisti, come pure visitatori di un certo spessore.

siska 5 anni fa su tio
Certo, i molinari non saranno una vetrina per la città di Lugano soprattutto a fronte dell'invito fatto a quello là che ha fatto..........molte persone e cose orribili. Ma come scritto in un altro articolo senza commenti ( articolo di un Plr luganese presumo) io rispondo che Lugano non é già una vetrina di suo e da ben molto tempo e cioé: traffico soffocante, ingorghi da farti venire la nausea, cantieri aperti uno dopo l'altro, palazzi che sembrano le città tra l'inferno e il purgatorio, città, quella di Lugano, brutta sotto ogni aspetto perché disordinata e disarmonica nelle costruzioni, negozi chiusi e negozi che chiudono, alberi tagliati in ogni angolo della città e non erano tutti malati e da tagliare, turismo mordi e fuggi perché i turisti vanno nel Locarnese o nella vicina Italia.. ettecredo! prezzi fuori di cozza anche nel misero mercato del sabato, gente che cammina per strada buttando la loro pattumiera nel fiume Cassarate e sono tutte persone adulte, in pensione perché li si vede lontano un miglio e ancora due cose, un Lac che non sa di nulla mezzo vuoto o semmai qualche palcoscenico con orchestrine patetiche lounge/brunch...e per finire solo bar/baretti e ristoranti nulla di più. Quindi sig. Tognola, lei non sarà un salottiero (ma lo dice lei) ma che volete migliorare la vetrina luganese all'ex-macello mi viene solo da ridere anche perché politicamente ci fareste solo entrare chi volete voi e soprattutto non lascereste più nessuno spazio a chi il talento l'ha nel sangue ma non é figlio di, nipote di, amico di. Allora fate entrare solo persone elittarie va benissimo così. Questo é quanto penso e scrivo. .....dai che fate ridere, la città di Lugano non ha ancora progettato una pista ciclabile degna di nota, l'unica città svizzera sempre in coda alle altre città svizzere...ah ah ah ah

Tato50 5 anni fa su tio
Io qualcuno che li fa sgomberare mi viene in mente. Il problema è che quelli che penso lo fanno quando sono dentro !!!!

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
...altrimenti che sgombero é se non sono dentro?

Nicklugano 5 anni fa su tio
Possibile che un'intera città è da decenni schiava di questi fenomeni da baraccone ed a quanto pare intende restarlo per i prossimi decenni ?

sedelin 5 anni fa su tio
chi rifiuta di dialogare perde in partenza. ho sempre sostenuto la cultura popolare/alternativa ma, signori molinari, siete palesemente nel torto perché soltanto i vigliacchi rifiutano il dialogo e il confronto.

ToMaTe_81 5 anni fa su tio
Ultimi incontri 2 anni orsono? vedo che il dialogo va avanti spedito per una risoluzione rapida e soprattutto pacifica. Ultimo appunto: ambiente radical chiccoso eccetera? in tal caso nel nuovo centro ci dovrebbero sguazzare come balene nell'oceano questi personaggi (non nei mari giapponesi quelli sono pericolosi per le balene ma quelli belli protetti e ovattati).

limortaccituoi 5 anni fa su tio
Da uomo di sinistra, che vive la città e a favore della cultura alternativa, dico che i molinari hanno veramente rotto le palle. Si metta a confronto le proposte, la cura degli spazi, la capacità di dialogo dei ragazzi del Morel con quelli del Molino. Ve la siete cercata, mi dispiace.

VISIO 5 anni fa su tio
Molinari occupate stabili pubblici con tanta arroganza e prepotenza, ma chie pensate di essere? dei dittatori ai quali non va bene nulla

fonta 5 anni fa su tio
Molinari, ma chi vi ha interpellato? Non dovreste perdere l’occasione per tacere!
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