Il Comune se la prende con il Consorzio depurazione, che si difende
AGNO - Il Municipio di Agno ha inviato una lettera carica di critiche al Consorzio depurazione Lugano e dintorni. Il motivo? Un riversamento, avvenuto qualche giorno fa, di acque luride nel riale Barboi a Bioggio durante la manutenzione di una camera.
Acque finite che - come riferisce il CdT - sono poi finite nel vecchio Vedeggio e infine nel Ceresio. «Lo spettacolo – scrive il Comune – è stato notato da diversi bagnanti e il nostro ufficio tecnico è stato subissato da varie telefonate».
Il problema era che tale riversamento non era previsto. «Non siamo stati avvertiti in alcun modo dei lavori che sono stati eseguiti e delle spiacevoli conseguenze degli stessi. Infatti durante il giorno il nostro parco a lago e il vicino lido sono frequentati da parecchi bagnanti fra i quali, in particolar modo il mercoledì pomeriggio, molti bambini». Il Municipio domanda quindi: «Come è possibile che avvenga una cosa del genere, specie durante il giorno? E soprattutto con quali autorizzazioni?».
In attesa di una risposta ufficiale da parte del Consorzio (CDALED), il direttore Laurent Kocher intanto precisa: «'Inquinamento' è un parolone. Era una normale manutenzione e il Cantone era stato avvertito, ma d'altra parte capisco la reazione del Comune». Gli fa eco il presidente Francesco Gandolla: «La critica può starci e in futuro faremo meglio. Queste fuoriuscite sono normali. Succede con tutti i depuratori del mondo, non esistono soluzioni miracolose».
Il Consorzio aggiunge infine che la fuoriuscita di acque luride è stata più ampia del previsto per un problema con del materiale depositatosi nei suoi impianti.