Le stazioni di rifornimento vanno a ruba. E vengono utilizzate come posteggi. Tesla e EnerTi chiedono alla polizia di intervenire
LUGANO - Il record risale probabilmente a settimana scorsa, ad opera della polizia di Melide. Mentre andava in scena un affollato festival rockabilly, gli agenti hanno staccato dieci multe ad altrettanti veicoli più o meno vintage, posteggiati nelle stazioni riservate a una decina di modernissime Tesla. «Di solito siamo tolleranti sulla sosta selvaggia durante i grandi eventi» racconta il sindaco Angelo Geninazzi. «Ma qui si trattava di un sedime privato. Non potevamo chiudere un occhio».
«Alta concentrazione» - Un caso isolato? In un cantone in cronica emergenza-posteggi, il diffondersi delle postazioni fisse per auto elettriche sta dando sempre più daffare alle polizie comunali. Lo spazio scarseggia: Tesla dispone di 16 stazioni “super-charge” tra Melide e Monteceneri, più una ventina di stalli per la ricarica veloce sparsi per il cantone. Il Ticino – spiega un portavoce della compagnia – ha «una delle densità di postazioni più alte in Svizzera».
Tesla e Enerti: s'intervenga - A queste si aggiungono un centinaio di stalli delle compagnie elettriche locali. Soprattutto nei centri urbani, gli abusi da parte dei normali automobilisti sono «un problema su cui abbiamo sollecitato l'attenzione delle forze dell'ordine» spiega Franco Bullo di EnerTi, società che gestisce le postazioni ticinesi (subentrata nel 2015 a InfoVel). «Riceviamo diverse lamentele dai nostri utenti, che trovano il posto occupato indebitamente». E le segnalazioni sui furbetti ticinesi sono arrivate, evidentemente, anche al colosso della Silicon Valley: «Stiamo affrontando la questione con i proprietari dei sedimi, e contiamo di risolverla al più presto» fanno sapere da Tesla.
I furbetti "sostenibili" - Le multe, intanto, hanno iniziato ad arrivare. In una serie mirata di recenti controlli, su 50 veicoli la polizia Lugano ha “pizzicato” quattro posteggiatori abusivi nelle stazioni di ricarica cittadine. In media si registrano 5-6 sanzioni al mese, spiega il capo della Sezione amministrativa Andrea Marescalchi: «La metà delle infrazioni però sono commesse da veicoli elettrici, che utilizzano le postazioni per sostare anziché per ricaricare». Insomma i furbi sono ovunque, e viaggiano anche a emissioni zero.